"L'Italia non deve diventare una seconda Grecia". Sebastian Kurz, leader del Partito Popolare Austriaco, nonché ex Cancelliere, lancia il monito. Nel farlo, inoltre, punta il dito contro il nuovo governo giallorosso, avvertendolo: "Non siamo disposti a pagare i debiti italiani". Insomma, parole tanto chiare quanto dure.
Il capo politico del partito più forte in Austria storce il naso di fronte alla nomina – che ormai pare imminente – di Paolo Gentiloni agli Affari Economici. Il presidente del Partito Democratico andrebbe così a ricoprire un ruolo di primo-primissimo piano, contro il volere di Visegrad, Finlandia, Olanda e appunto Austria, che non vorrebbero un Paese ad alto debito come il Belpaese in un portafoglio economico così decisivo.
Ecco, è questo il solco nel quale si inserisce il piccato tweet di Kurz: "Respingiamo rigorosamente un ammorbidimento delle regole di Maastricht come richiesto da Italia. L'Italia non può diventare una seconda Grecia.
Ad ogni modo, non siamo pronti a pagare i debiti dell'Italia!". Una presa di posizione netta, tutt'altro che morbida, che è un chiaro messaggio al Ursula Von der Leyen, impegnata in questi giorni a mettere a punto la squadra della nuova Commissione Europea.
Eine Aufweichung der #Maastricht-Regeln, wie #Italien es gerade fordert, lehnen wir strikt ab. #Italien darf nicht zu einem zweiten Griechenland werden. Wir sind jedenfalls nicht bereit, die Schulden Italiens zu bezahlen!https://t.co/6R03KF5ROX
— Sebastian Kurz (@sebastiankurz) September 9, 2019
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.