L'avvocato Lorenzo Borrè sta diventando l'incubo del Movimento 5 Stelle. I magistrati di Palermo hanno deciso lo stop per l'esito delle elezioni regionarie, dalle quali era uscita la candidatura di Cancelleri in Sicilia. La vittoria del candidato per le elezioni regionali in Sicilia, di fatto, è stata congelata. Il ricorso era stato presentato da un militante, Mauro Giulivi, difeso, appunto dagli avvocati Gentile e Borrè. Ma il nome del legale romano non compare per la prima volta in queste ore. Nelle cronache riguardanti il partito di Grillo, infatti, Borrè si era già distinto per aver creato qualche "problema" ai pentastellati, sia contribuendo a far reintegrare dei militanti espulsi sia assistendo la Cassimatis nel ricorso, poi vinto, presentato per le elezioni comunali di Genova. Il caso Cancelleri, insomma, è solo l'ultimo in ordine di tempo.
Avvocato Borrè, lei prima era iscritto al Movimento 5 Stelle. Adesso sembra diventato un loro incubo. Cos'è successo?
Io mi sono allontanato dal M5S dopo essere stato iscritto per circa quattro anni, in quanto non vedevo una corrispondenza tra i principi di democrazia diretta e la prassi politica. La delusione iniziò quando gli eletti presero posizione su temi etici divisivi con inziative che non facevano parte del programma. Poi le modalità di esclusione di un amico, un'attivista della prima ora: Andrea Aquilino, avvenuta senza possibilità di contraddittorio e di difesa, iniziarono a inquietarmi. L'inquietudine divenne certezza quando si presentarono da me i tre attivisti espulsi in occasione delle comunarie di Roma del 2016 (Palleschi, Motta e Caracciolo) e lessi le motivazioni, e soprattutto la procedura seguita: qualche giorni dopo inviai la comunicazione di recesso dal M5S. Poi con i primi successi giudiziari sono diventato un punto di riferimento per quanti venivano raggiunti da sanzioni disciplinari, sanzioni che fino ad oggi non hanno retto il vaglio giudiziario.
Come crede andrà a finire la storia del ricorso in Sicilia?
Il decreto cautelare del Tribunale è molto ben motivato, a mio avviso sussistono i presupposti per la conferma, ma la decisone spetta ovviamente al Tribunale nella piena autonomia di giudizio. La vera incognita, al momento, riguarda il cosa farà il M5S, che ad oggi non mi risulta abbia pubblicato il ricorso e il decreto cautelare del 12 settembre, come prescritto dal Giudice. Leggo dichiarazioni marziali alla Amatore Sciesa, circa la volontà di tirare dritti, contornate da colorite reminiscenze manzoniane, che però sembrano contraddette da altre che confermano la volontà di osservare la decisione giudiziaria, qualsiasi essa sia. Il caos è grande, ma non è detto che la situazione sia eccellente.
Lei ha permesso il reintegro di alcuni attivisti esplusi, ha vinto il ricorso della Cassimatis a Genova e, adesso, la vicenda di Cancelleri in Sicilia. Cos'altro deve aspettarsi Grillo?
Approfitto della domanda per un chiarimento circa un equivoco diffuso: io non sono il propulsore delle azioni giudiziarie: gli iscritti si rivolgono a me quando ritengono di aver subito un torto giuridico; io mi limito ad esaminare il caso e se ravviso la sussitenza di quanto lamentano, imposto l'azione giudiziaria per tutelare al meglio i loro diritti.
Pare che lei abbia ricevuto mandato da una decina di iscritti del Movimento 5 Stelle, per presentare un esposto al garante della privacy in merito all'hackeraggio del sito avvenuto a luglio scorso. Ci spiega cosa succede?
Questi iscritti vogliono capire se i dati forniti al momento dell'iscrizione del M5S, siano nella disponibilità dell'associazione Rousseau e, se sì, come ciò sia avvenuto.
E invece, a Roma, con il caso del consigliere comunale, Cristina Grancio?
E' stata destinataria di un provvedimento disciplinare di "sospensione cautelare" per asserite condotte di cui non è dato capire la concreta consistenza, in quanto il provvedimento si basa su espressioni generiche e che riguardano tipologie di comportamenti che la mia assistita esclude in radice di
Il Movimento 5 stelle sembra divenire sempre di più un partito. Corrente Di Maio, corrente Raggi... lei si ritiene un deluso dall'evoluzione del movimento?
Assolutamente sì.
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