Leghisti derisi dai radical chic. ​Il vero razzismo è su Pontida

Diluvio di insulti e boicottaggio del Palio di Siena. Scanzi: la spocchia della sinistra li farà vincere di più

Leghisti derisi dai radical chic. ​Il vero razzismo è su Pontida

La pacchia è finita, la spocchia non ancora. Per Salvini un`ottima notizia, la migliore assicurazione per realizzare il suo ambizioso piano di governare «per i prossimi trent`anni». Malgrado le disfatte elettorali, a sinistra non si demorde dal cliché dell`elettore leghista ignorante, razzista e bifolco. Anzi, più Salvini cresce e più i suoi elettori (spesso ex elettori di sinistra) provocano disgusto all`olfatto progressista, sempre più insofferente al volgo. Il disprezzo si è abbattuto con violenza sulla Pontida di domenica, piena di gente, o meglio piena di «cogli...» come recita un tweet molto condiviso di un tizio che si autodefinisce «antifascista, libertario, appassionato di fotografia», estimatore di Saviano. La linea in effetti è quella dello scrittore napoletano, per cui a Pontida era concentrata «l`Italia razzista», tutta qui la sua analisi del consenso della Lega. La piddina calabrese, prima bersaniana poi renziana (Renzi la annunciò alla Leopolda come candidata Pd a Platì) Anna Rita Leonardi, ci vede «l`Italia peggiore», brutta gentaglia che si rispecchia in «un pagliaccio razzista che indossa una maglietta con la sua faccia». C`è poi «Giustizia e Libertà» che, su Micromega già organo dei girotondini, esprime «sdegno» per Salvini «segretario di un partito dapprima antimeridionalista, successivamente xenofobo, e infine ultranazionalista, che ultimamente si rivela simpatizzante di leader europei che manifestano simpatie para-fasciste». La Serracchiani, asfaltata alle regionali del Friuli Venezia Giulia proprio dal leghista Fedriga, va oltre: a lei Pontida rievoca proprio le adunate naziste, «può diventare Norimberga se la Lega prosegue sul crinale del nazionalismo» avverte l`ex vicesegretaria del Pd. E pochi giorni prima proprio a Pontida i centri sociali, insieme a Anpi, Arci e Potere al Popolo, hanno organizzato una controraduno, «La festa dell`orgoglio migrante e antirazzista», patrocinata da Mario Balotelli, nuovo testimonial della sinistra antileghista. Su Twitter la pioggia di insulti contro i trogloditi andati a sentire Salvini raggiunge vette di puro odio, un razzismo verso i militanti della Lega come subumani da sterminare. «Dopo la serie di successo "I Bastardi di Pizzofalcone" una nuova serie è pronta al debutto "I Dementi di Pontida"», «Pontida è il ricettacolo della peggiore feccia», «Quanto si divertono le mosche a Pontida?», e poi quelli che sperano in un asteroide che faccia fuori tutti sul pratone leghista, «risolveremmo tutti i nostri problemi». I sostenitori del gay pride invece ironizzano sugli ultimi tre o quattro leghisti dipinti di verde o con le corna, rinfacciandogli la «pagliacciata». Anche i parroci si uniscono alla lotta contro la feccia leghista. Un prete, don Federico Pompei, durante la messa in una frazione di Martinsicuro in Abruzzo, ha dedicato l`omelia a Salvini, colpevole di far morire bambini africani in mare. È proprio il ministro a pubblicare la notizia sulla sua pagina Facebook: «Messa contro Salvini, e a favore di mendicanti Rom e immigrati clandestini. Pare che alcuni fedeli siano rimasti contrariati» scrive il ministro. Ormai responsabile di tutto. Un gruppo di neofascisti vandalizza una sede Pd? Orfini chiede una «condanna chiara» da parte di Salvini, mandante morale di ogni cattiveria. Persino il Palio di Siena viene boicottato da sinistra, con inviti andati a vuoto solo perché il sindaco - da pochi giorni - è di centrodestra e la Lega è forte a Siena.

Molto citata la deputata Lucia Borgonzoni che, avendo dichiarato in radio di non leggere un libro da tre anni, calza a perfezione nello stereotipo del leghista analfabeta. «La spocchia de sinistra farà vincerà Salvini sempre di più» nota Andrea Scanzi giornalista del Fatto.

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