Lettera contro Salvini e pro immigrazione durante messa: è bufera

Succede a Malo, in provincia di Vicenza, dove è scoppiata la polemica

Lettera contro Salvini e pro immigrazione durante messa: è bufera

Durante l’omelia, andando oltre alla rituale analisi del vangelo, un parroco ha deciso di leggere ance un comunicato – firmato dal movimento cattolico internazionale Pax Christi – a difesa dei migranti, suscitando non pochi borbottii in chiesa tra i fedeli, sorpresi della lettura così schierata in tema di immigrazione. E contro Salvini.

Il titolo del comunicato diramato dall’associazione francese, letto dal prete durante la messa, si intitola "Noi non ci stiamo" e si può trovare ancora sul sito della parrocchia. Il contenuto? In soldoni, una chiara presa di posizione contro chi promuovere una politica di chiusura verso i flussi migratori, con un velato – ma neanche troppo – riferimento al leader della Lega.

Il comunicato attacca Salvini

Ecco, per esempio, cosa si legge nella nota "arcobaleno": "Anche noi sentiamo di non poter tacere di fronte ad affermazioni e scelte che minano le fondamenta della dignità umana e della convivenza civile. Insieme ad altre voci che in queste ore si sono levate vogliamo anche noi esprimere la nostra indignazione perché in pochi giorni alcuni ministri di questo governo hanno provocato un’alluvione di paure, risentimenti, odi e violenze che rischia di travolgere le coscienze di tutti noi".

E, al grido di "Noi non ci stiamo" (scritto bello in grassetto), il comunicato fa l’elenco delle cose verso le quali, appunto, non ci stanno. Su tutti, la contrapposizione tra poveri italiani e stranieri; la chiusura dei porti come scelta ipocrita; il linguaggio violento e mistificatorio (è finita la pacchia...) che alimenta un clima di crescente intolleranza e suscita comportamenti violenti, xenofobi, razzisti e omofobi; il censimento dei rom. E così via.

"Il parroco fa politica" protestano in paese, ma come spiega Il Giornale di Vicenza, l’uomo di chiesa si tira fuori dalle polemiche e si difende così: "Ho letto un documento che esprime la posizione di 30 vescovi.

Non nego ce ne possano essere altrettanti che la pensano in maniera opposta ma quello che desideravo era proprio aprire una discussione. Non si tratta di politica, ma di un'opinione e comunque sono libero di dire la mia".

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