Via libera al dl sicurezza: il centrodestra esulta ma è gelo tra i grillini

Salvini: «Giorno memorabile». Dai banchi del M5s nessun applauso. Sì di Forza Italia

Via libera al dl sicurezza: il centrodestra esulta ma è gelo tra i grillini

Una «ola» e una lunga esultanza dai banchi della Lega, ma anche del centrodestra nel suo complesso, accolgono l'approvazione, in Aula, alla Camera, del decreto sicurezza. I voti a favore sono 396, i voti contrari 99. Oltre a M5s e Lega, sostengono la conversione del decreto anche FdI e Forza Italia. I Cinquestelle accolgono l'approvazione con freddezza. Dai loro banchi non scatta l'applauso e analizzando il tabulato della votazione 14 deputati M5s non partecipano al voto finale.

Matteo Salvini festeggia l'approvazione del «suo» decreto stringendo la mano a Riccardo Fraccaro, ministro per i Rapporti con il Parlamento. Presente anche Giancarlo Giorgetti. «Sono contento, è una giornata memorabile», le sue prime parole. Forza Italia, invece, si toglie qualche sassolino dalla scarpa. «Per ora abbiamo visto cinquecentomila selfie e altrettante pacche sulle spalle. Il difficile, caro ministro Salvini inizia ora e noi faremo un attento monitoraggio di come sarà tradotto in pratica in questo decreto» dice in aula Mariastella Gelmini. Poi una stoccata ai grillini. «Voglio ricordare ai colleghi di M5S che stanno votando un provvedimento insieme a Forza Italia, alla Lega, a Fratelli d'Italia. Ditelo a Di Battista, ditelo ai vostri elettori. Ditelo che avevamo ragione noi, a sostenere che l'immigrazione irregolare va contrastata e non possiamo accogliere tutti. E già che ci siete, dite a Di Battista, che state votando con il centrodestra questo provvedimento, dopo aver posto la questione di fiducia. Perché per cinque anni avete gridato al regime ogni volta che un qualsiasi governo evocata o metteva la questione di fiducia».

Il decreto contiene alcune innovazioni significative. Si abroga il permesso di soggiorno per motivi umanitari, sostituito da «permessi speciali» temporanei. La durata massima del trattenimento degli stranieri nei Centri di permanenza per il rimpatrio passa da 90 a 180 giorni. Si introduce la possibilità di trattenere i migranti in attesa di espulsione in altre strutture di polizia. Si amplia la platea di reati che comportano la negazione o revoca della protezione internazionale. La cittadinanza viene revocata ai condannati per reati di terrorismo. Si ampliano i termini (da 2 a 4 anni) per l'istruttoria della domanda di concessione della cittadinanza, concessa solo se si conosce l'italiano. Introdotto il controllo con il braccialetto elettronico degli imputati per maltrattamenti in famiglia e stalking. Si prevede la sperimentazione della pistola a impulsi elettrici anche per i corpi di polizia municipale. Si estende il Daspo per le manifestazioni sportive agli indiziati di terrorismo.

Sanzioni più severe per chi promuove od organizza l'occupazione di immobili (da 2 a 4 anni) e estensione dell'uso di intercettazioni nelle indagini nei loro confronti. Introduzione del reato di esercizio molesto dell'accattonaggio (fino a 6 mesi che aumenta a 3 anni nel caso si impieghino minori) e sanzioni più aspre per i parcheggiatori abusivi.

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