Libia, i migranti affogano: video incastra Ong tedesca

I filmati parziali e le foto dei talebani dell'accoglienza puntano a incolpare la Marina libica. Ma la verità è un'altra

Libia, i migranti affogano: video incastra Ong tedesca

Una motovedetta della Guardia costiera libica arriva per prima in mezzo al mare per soccorrere un gommone zeppo di migranti, che non sarebbe rimasto a galla a lungo. Poco dopo piomba sulla scena Sea watch 3 (guarda il video), una delle navi della Ong tedesca talebana dell'accoglienza. Piuttosto che collaborare con il comandante libico, che cerca di convincere gli umanitari, fa da calamita, se non da esca per i migranti che si gettano in mare. Almeno cinquanta annegano compreso un neonato, secondo le testimonianze dei superstiti a Pozzallo. L'Ong punta subito il dito contro i libici (guarda il video), accusandoli di aver provocato la tragedia, ma i filmati girati dalla Guardia costiera di Tripoli dimostrano il contrario.

Lunedì scorso il centro di coordinamento con la Marina italiana nella base di Abu Sitta a Tripoli allerta i libici che c'è un gommone in difficoltà a 30 miglia dalla costa. In venti minuti la motovedetta più vicina, Ras Jadir, arriva sul posto, dove la situazione è delicata. Il gommone di fabbricazione cinese è stracarico con oltre 100 migranti e potrebbe affondare. Pure la centrale operativa della Guardia costiera a Roma ha lanciato l'allarme e Sea watch piomba sul posto, ma dopo i libici, che essendo arrivati per primi hanno il comando delle operazioni.

Un filmato postato ieri dai marinai di Tripoli mostra con quanta cautela si avvicinino ai migranti per lanciare una cima verso il gommone invitandoli a stare calmi (guarda il video). Il rischio è che per i movimenti a bordo il gommone si ribalti facendo finire tutti in mare.

«L'equipaggio della Ras Jadir ha cominciato a recuperare i migranti, ma la gente di Sea watch si è piazzata a dieci metri nonostante le ripetute richieste del comandante di collaborare» spiega al Giornale il Capitano di vascello Abujela Abdelbari, veterano della Guardia costiera. «I migranti illegali è ovvio che vogliono andare in Italia e non tornare indietro in Libia. La vicinanza del gommone della Ong ha provocato il disastro. A decine si sono tuffati anche a rischio di annegare» sottolinea l'ufficiale libico. E le immagini lo dimostrano. Una volta affiancato il gommone alla motovedetta libica molti migranti si lanciano in mare nuotando verso l'unità della Ong.

Una situazione simile a quella accaduta il 31 ottobre scorso, quando una ong ha ostacolato le operazioni di soccorso alla presenza della nave da guerra italiana Andrea Doria e della nave Aquarius della

organizzazione non governativa Sos Méditeranée, come mostra un altro filmato (guarda il video).

I filmati parziali e le foto dei talebani dell'accoglienza, al contrario, puntano a dimostrare che è tutta colpa della Guardia costiera di Tripoli.

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