Dopo le polemiche degli ultimi giorni legate alla bocciatura da parte dell'Ufficio parlamentare per il Bilancio delle stime di crescita indicate nel Def, i componenti dell'Upb sono entrati nel mirino del governo, sponda grillina, nonostante venissero difesi dall'M5s quando gli stessi tecinici puntavano il dito contro la manovra di Padoan. L'Upb di fatto ha messo in discussione le proiezioni di crescita indicate del Documento di Economia e Finanzapuntando il dito contro l'eccessivo ottimismo delle stime del ministro Tria. Il titolare di via XX Settembre ha però ribadito le sue stime rivendicando tutte le indicazioni date nel Def.
Ma adesso a parlare è il presidente dell'Ufficio parlamentare per il Bilancio, Giovanni Pisauro che ai microfoni di Sky Tg 24 attacca ancora: "Allo stato delle informazioni attuali sull’andamento delle variabili internazionali e degli indicatori italiani, come la produzione industriale e la fiducia di famiglie e imprese, non sarei d’accordo". Poi l'affondo sul testo della manovra che dovrebbe arrivare a breve: "Pemesso che non conosciamo i dettagli della manovra, sicuramente - ha detto - ci sono interventi come gli investimenti pubblici che hanno un effetto moltiplicativo importante e i sussidi a favore di poveri che hanno elevata propensione al consumo hanno un effetto moltiplicativo elevato. Ma ogni misura - ha avvertito - bisogna vedere come sarà costruita: il diavolo spesso è nei dettagli". Insomma l'Upb si prepara ad una sorta di secondo round con il governo.
Infine Pisauro ribadisce: "L’Ufficio parlamentare di bilancio non ha bocciato la manovra ma non ha validato la previsione di crescita associata alla manovra. L'Upb ha il compito di avvisare sugli effetti di determinate scelte". Il braccio di ferro non è finito...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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