"Voglio andare avanti, non tornare indietro". Mentre prosegue la "tregua armata" tra gli alleati di governo, Matteo Salvini lancia il suo ultimatum ai 5 Stelle.
"Non accetterò più di stare al governo con chi dice no a tutto, dall'autonomia alle strade. Abbiamo bisogno di sì dalla Franciacorta al sud", ha spiegato il ministro dell'Interno dal palco della festa della Lega di Adro (Brescia), "Voglio andare avanti, non tornare indietro - ha proseguito Salvini - Non abbiamo bisogno della decrescita felice. Penso alla scelta fatta sul nucleare: oggi tornerei indietro...".
Il vicepremier leghista ha ribadito di essere pronto a lasciare la poltrona: "Vengo da 36 ore in cui mi sono ossigenato il cervello rimanendo con i miei figli", ha detto, "Qualunque scelta prenderò nei prossimi giorni la prenderò per i miei figli e per il futuro degli italiani. Senza pensare a poltrone o ministeri. Agli alleati dico o si va avanti o non si prosegue".
In particolare Salvini ha parlato dell'autonomia: "Saranno quelli del Sud a beneficiare dell'autonomia. Io lo voglio unire questo Paese", ha detto, "Siamo forti perchè siamo diversi. All'estero non lo capiscono. I campanili ci hanno fatto grandi. Ieri mi hanno beccato con la maglietta del Brescia il numero 23 di Morosini e vado orgoglioso della diversità e della voglia di competitività. Il federalismo è l'unico modo di aiutare e governare il nostro Paese. Non possiamo appiattire tutto.
Abbiamo il dovere di difendere la diversità".E sulla manovra economica e l'incontro che ha irritato Di Maio e i suoi ha ribadito: "Vogliamo coraggio. O la facciamo insieme o la Lega la farà da sola".
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