"La prima cosa da fare è obbligare gli imam a tenere i loro sermoni nella lingua del Paese che li ospita". A dirlo, in una intervista a Il Giorno, è il politologo Edward Luttwak, che espone le sue idee chiare per prevenire il terrorismo.
E nel caso in cui gli imam non si volessero piegare alla misura, "un bel giorno si presentano i vigili del fuoco e scoprono che gli impianti antincendio non sono a norma. La moschea o il luogo adibito al culto vengono chiusi per ragioni di sicurezza". Il politologo poi pone altre condizioni ai musulmani che chiedono più moschee: "Non diventino luoghi di indottrinamento radicale e di reclutamento per la jihad. La seconda: la reciprocità. Governi come quello saudita che finanziano le moschee in Europa debbono impegnarsi ad autorizzare la costruzione di chiese nei loro Paesi, dove ci sono cristiani senza chiese".
Infine l'attacco a papa Francesco in merito al fatto che non siamo di fronte a una guerra di religione: "Il Papa dice che a motivarla sono gli interessi economici. Che è la povertà e non il fanatismo ad armare la mano degli attentatori...
che cosa si aspettava da uno che segue un determinismo marxista da due soldi? Intendo dire che Papa Bergoglio proviene dagli ambienti intellettualoidi di Buenos Aires. Quelli che a suo tempo sostenevano la teologia della liberazione di padre Torres, ovvero la guerriglia per rimediare alle ingiustizie sociali".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.