M5S contro Israele: "A Gaza è in atto un genocidio"

Parlando alla Camera il deputato grillino ha chiesto il rientro dell'ambasciatore e la sospensione degli accordi commerciali: "Netanyahu ordina attacchi indiscriminati"

Il capogruppo M5S in Commissione Esteri Manlio Di Stefano
Il capogruppo M5S in Commissione Esteri Manlio Di Stefano
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Un genocidio: così il deputato grillino Manlio Di Stefano ha definito ieri alla Camera ciò che sta avvenendo nelle ultime settimane nella Striscia di Gaza. Tel Aviv agirebbe, secondo Di Stefano, "colpendo scientificamente scuole, campi coltivati, rete fognaria della Striscia": il parlamentare stellato, parlando a margine dell'audizione del ministro degli Esteri Federica Mogherini, ha chiesto il rientro dell'ambasciatore italiano a Tel Aviv, provocando la reazione furiosa della rappresentanza diplomatica israeliana in Italia.

"Le dichiarazioni rilasciate nell’aula della Camera dal rappresentante del Movimento Cinque Stelle - affermano dall’ambasciata - riflettono una totale mancanza di comprensione del contesto, una unilateralità delle posizioni e una totale disconnessione dalla realtà dei fatti. Peggio con il pretesto di esprimere una posizione ragionevole, Di Stefano ha sostenuto posizioni che negano il diritto fondamentale di Israele ad esistere, nonché il diritto di Israele a proteggersi davanti agli attacchi di un’organizzazione terrorista omicida”

Parole molto nette, sottolineate dall'accusa, per il deputato grillino, di fomentare un "antisemitismo contemporaneo che mira a celare l’astio verso gli ebrei attraverso una campagna di odio verso l’unico Stato ebraico esistente al mondo, Israele."

Di Stefano ha inoltre attaccato il primo ministro israeliano Netanyahu, colpevole di "ordinare attacchi indiscriminati", e ha chiesto al governo italiano l'immediata sospensione delle forniture di armi e di tutti gli accordi economici con Tel Aviv. Nell'intervento poi postato anche sul blog di Beppe Grillo Di Stefano ha tenuto a precisare che con le sue parole non intendeva nè intende giustificare in alcun modo "gli atti efferati portati avanti da Hamas".

Un'aggiunta che non è però valsa a placare le ire dell'ambasciata israeliana, ma che è servita a Di Stefano per raccogliere la solidarietà dei propri compagni di partito.

Alessandro Di Battista, che in Aula aveva applaudito calorosamente il discorso del collega alzandosi in piedi e stringedogli la mano, ha dichiarato: "Abbiamo chiesto un incontro con l'ambasciata israeliana in Italia; spesso si utilizza in modo strumentale il ricatto dell'antisemitismo che non c'entra nulla con il contrasto al governo di estrema destra di Netanyahu"

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