Di Maio: "Ho accettato la candidatura a premier"

Lugi Di Maio scrive su Facebook: "Dobbiamo completare l'opera: andiamo a Palazzo Chigi e facciamo risorgere l'Italia"

Di Maio: "Ho accettato la candidatura a premier"

Da anni studia da premier. Ora Luigi Di Maio accetta la candidatura per il Movimento 5 Stelle. Lo annunci lui stesso dalla Sicilia, dov'è impegnato in campagna elettorale in vista delle Regionali di novembre. "Siamo ancora qui, più forti di prima - scrive su Facebook -. E ora dobbiamo completare l'opera: andiamo a Palazzo Chigi e facciamo risorgere l'italia. Oggi ho accettato la mia candidatura a Premier per il Movimento 5 Stelle". "Come tanti di voi - prosegue - ho iniziato questo percorso 10 anni fa, l'8 settembre del 2007 con un banchetto. Ed è dal banchetto dei nostri attivisti siciliani di Caltanissetta, che voglio parlarvi oggi. All'inizio non volevamo neanche entrare nelle istituzioni, pensavamo che bastasse proporre alla politica progetti validi per essere ascoltati. Ma ci hanno ignorati".

"Per questo abbiamo deciso di entrare nelle istituzioni dall'opposizione per far conoscere al Paese il loro indegno modo di gestire la cosa pubblica. E hanno passato il tempo a deriderci. Quando il Movimento 5 Stelle è diventato la prima forza politica del Paese, hanno avuto paura e hanno iniziato a combatterci con tutto il potere mediatico e politico che avevano a disposizione".

Alla fine Di Maio cita Gandhi: "Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci".

Nuti: "Io sospeso, Di Maio e Raggi candidati"

"Nuti indagato? Sospeso. Altri parlamentari M5S indagati? Non sospesi. Raggi indagata? Non sospesa. Di Maio indagato? Non sospeso e premier". Lo scrive su Facebook
Riccardo Nuti, il deputato grillino sospeso dal M5S perché coinvolto nello scandalo delle firme false di Palermo. Nuti di recente è stato rinviato a giudizio con alti deputati e attivisti del movimento. Il post è stato scritto a commento della decisione di fare candidare per il M5S anche indagati.

Polemica in seno al Movimento

Molti protestano denunciando i due pesi e due misure, cone delle regole (quelle per la candidatura a premier del M5S) che sembrano cucite su misura per Di Maio. Alcuni lo scrivono senza troppi giri di parole. Luigi Gallo, deputato pentstellato, lo scrive su Facebook: "Dal Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo al Movimento 5 Stelle di Luigi Di Maio. A voi i commenti". E con una certa preoccupazione indica i poteri del capo del Movimento: indire le votazioni in Rete, scegliere i temi da mettere in votazione, fissare le regole per le candidature, far ripetere una votazione, scegliere i probiviri (che decidono su controversie ed espulsioni). C'è chi sottolinea il rischio di accentrare troppi poteri su Di Maio. E suggerisce: meglio che il garante del Movimento resti Beppe (Grillo).

E qualcuno si spinge oltre: "Questo regolamento è quello di una dittatura non di un libero movimento di cittadini". C'è sempre, però, chi difende sempre e comunque le scelte calate dall'alto: "Se non vi stanno bene le regole andatevene".

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