Un attacco senza precedenti, zeppo di insulti. Luigi Di Maio, ormai rimasto senza argomenti, perde le staffe e attacca a testa bassa Silvio Berlusconi. Lo fa dalla propria pagina Facebook, rispondendo all'intervento del Cavaliere pronunciato alla festa di Forza Italia L'Italia e l'Europa che vogliamo a Fiuggi. "Il capo di Mediaset politicamente ha fatto il suo tempo, oltre ad aver fatto solo danni - scrive il ministro dello Sviluppo economico su Facebook - il suo tentativo di cercare ancora visibilità è ridicolo e va compatito".
Alla kermesse organizzata da Antonio Tajani, Berlusconi fa la radiografia delle due anime di governo: "Ci troviamo a fare i conti con questo governo dove ci sono due squadre. Una, la Lega, che si è presentata con il nostro stesso programma, scritto al 95 per cento da noi. L'altra, il Movimento 5 Stelle, che si sta rivelando peggio di quello che noi abbiamo anticipato prima della campagna elettorale". Quindi, punta il dito contro Di Maio e le ricette che, da ministro dello Sviluppo economico, sta portando nel governo. "La risposta del vicepremier grillino è caratteristica del loro dilettantismo - spiega - chiedere al Tesoro più soldi e, di fronte alle resistenze di Giovanni Tria che non vorrebbe sfasciare i conti pubblici, minacciare di cacciarlo". Ai Cinque Stelle il Cavaliere rinfaccia di trattare il ministero dell'Economia "come un bancomat da cui prendere i denari di cui hanno bisogno per finanziale le loro promesse elettorali". "Poichè questi soldi non ci sono, l'unico modo per crearli è fare nuovo deficit - argomenta - questa è semplicemente un'autentica follia, che solo un irresponsabile può pensare di proporre. Questo non tanto perché l'Europa non ce lo permetterebbe, ma perché l'Italia non se lo può permettere - conclude l'ex presidente del Consiglio - se si deve usare il deficit lo si usi per qualche cosa di serio che crei ricchezza, che crei lavoro".
La replica di Di Maio non è nel merito del dibattito, ma è gremita di livore e insulti. Citando una delle scene di Non ci resta che piangere, il film interpretato da Roberto Benigni e Massimo Trosi, il vicepremier definisce Berlusconi "apocalittico" per il semplice fatto che ha bollato il decreto Dignità "un disastro" e ha paventato "grossi rischi" con la manovra economica in salsa gialloverde. Quindi l'attacco a testa bassa: "Il capo di Mediaset politicamente ha fatto il suo tempo, oltre ad aver fatto solo danni. La sua preoccupazione oggi come negli ultimi vent'anni non è per l'Italia, ma solo per le sue televisioni".
Infine, l'ultima, turpe stilettata: "Il suo tentativo di cercare ancora visibilità è ridicolo e va compatito". Lapidaria la risposta di Berlusconi: "È meglio che si rivolga al portavoce Casalino".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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