Chiamarli «genitori» è decisamente difficile. Ciò di cui sono accusati è infatti incredibili: un mix di cattiveria e, probabilmente, di follia. Hanno infatti «rapito» la figlia di 10 anni dall'ospedale infantile Regina Margherita di Torino, in cui era stata ricoverata a causa delle sue condizioni di salute (malnutrizione) provocate dagli stessi genitori che le davano da mangiare solo «come premio» e «una volta ogni tanto». Per questo la polizia ha diramato un mandato di ricerca in tutto il territorio nazionale, con l'intento di ritrovare la bambina e restituirla alle cure dei medici, preoccupati per il «grave stato di malnutrizione» e «depressone psicologca» in cui versava la piccolo al momento in cui non era acora stata sottratta dai genitori alle cure dei medici che stavano faticosamente cercando di recuperarla a una condizione psicofisica accettabile. È stata la direzione sanitaria dell'ospedale a trasmettere i dati della vicenda alla procura di Torino, visto che la piccola necessita di urgenti cure e che è ritenuto alto il rischio che sia in pericolo di vita.
I fatti risalgono alla settimana scorsa, quando è avvenuto il ricovero al Regina Margherita. Nel momento in cui i genitori sono stati informati dai medici dei lunghi tempi necessari per portare la figlia ad una completa guarigione, avrebbero preso la decisione di portarla via. Tutto questo nonostante che il personale sanitario abbia cercato in ogni modo di dissuaderli dalle loro intenzioni.
Forte delle proprie convinzioni, mercoledì la coppia si è presentata in ospedale addirittura accompagnata da un uomo che ha dichiarato di essere l'avvocato della famiglia. A questo punto la bambina è stata portata via dalla stanza di degenza, e da quel momento si sono perse le tracce di lei e dei suoi genitori.
È stato creato un identikit dei ricercati, grazie alle descrizioni fornite dal personale del Regina Margherita, per aiutare gli inquirenti nella loro identificazione.
La bambina era denutrita perché, sospettano gli investigatori e i medici che l'hanno visitata, il cibo veniva usato in casa come un premio, e mandare a letto la piccola «senza cena», una punizione o un ricatto.
Il personale medico ha provato a fermare la famiglia ma, nonostante i tentativi e l'arrivo della polizia, i genitori hanno lasciato l'ospedale con la bambina e ora nessuno sa dove siano. La direzione sanitaria ha inviato gli atti e le cartelle cliniche della bambina alla procura.
Non resta che attendere la «cattura» dei genitori per due motivi: mettere la piccola al sicuro e capire dalla madre e dal padre il motivo per un comportamento così assurdo e criminale.Dopo di che sarebbe meglio che la piccola fosse data in affidamento a qualche comunità di recupero dove vivrà certo meglio che in casa sua con simili genitori.
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