Nella Ischia delle mazzette e dell'affarismo rosso spunta anche un incontro in pompa magna con quattrocento albergatori per illustrare il vino prodotto da Massimo D'Alema. Incontro che è finito agli atti dell'indagine condotta a Napoli sulla metanizzazione dell'isola.
Nelle 13mila pagine depositate agli atti dell'inchiesta c'è anche la chiacchierata tra Francesco Simone, il manager della Clp Concordia agli arresti, e D'Alema. Come rivela oggi il Mattino, i due parlano della possibilità di sponsorizzare il prodotto dell'azienda vinicola di D'Alema. La conversazione è stata "rubata" nella sede romana della cooperativa rossa, grazie a una cimice piazzata dai militari del Noe. Agli atti c'è solo la voce di Simone, mentre non è possibile sapere cosa risponde D'Alema. L'ex premier, infatti, non è indagato e, quindi, non è mai stato sotto intercettazioni.
"Buonasera presidente - dice Simone al telefono . senti ho parlato del nostro incontro con Casari (leader della Concordia, finito in cella, ndr), al sindaco di Ischia, che è un compagno di vecchia data, si chiama Giosi Ferrandino... bene, lui è in collegamento con quattrocento operatori alberghieri di Ischia". Quindi il manager della Clp Concordia passa subito al dunque: "Siccome tu ci avevi accennato della tua produzione eccellente, lui (Giosi Ferrandino, ndr) sarebbe disponibile, quando vorrai, se vorrai e riterrai, di fare una specie di riunione degli albergatori più importanti e presentare il frutto del sudore della fronte".
Stando alla ricostruzione del Noe, che il Mattino è stato in grado di pubblicare, i due discutono anche sull'opportunità di "parlare con il finanziario della Concordia".
Tanto che Simone chiede a D'Alema: "Allora, tu mi autorizzi a farla chiamare e capire qual è questo gap... diciamo documentale... ottimo e abbondante..., senti presidente, ti ringrazio tantissimo e ti auguro buon lavoro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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