Negli ultimi giorni c'è stato "un cambio di tono" con l'Italia sulla manovra. La (parziale) apertura di Valdis Dombrovskis pronunciata parlando con Bloomberg Tv a margine di un evento per i vent'anni dell'euro, non deve affatto trarre in inganno. Perché il vicepresidente della Commissione europea ha usato toni più apri che mai nel mettere in chiaro che la legge di Bilancio per l'anno 2019, presentata dal governo gialloverde, "ha ancora bisogno di una consistente correzione". E che, stante a queste condizioni, andrà in contro a una procedura di infrazione certa.
La Commissione europea apre per la prima volta alla possibilità di un compromesso con il governo italiano per evitare l'avvio di una procedura di infrazione per deficit eccessivo legata al debito, ma restano ancora alcune distanze da colmare prima di arrivare a un'intesa, a cominciare da gesti concreti da parte dell'Italia per modificare la manovra di bilancio per il 2019. "La Commissione è in contatto serrato con l'Italia". Dombrovskis ci tiene a ribadirlo più volte perché l'obiettivo è riuscire a far cambiare idea al governo italiano e correggere la manovra economica che per portare a casa flat tax, riforma delle pensioni e reddito di cittadinanza sposta il rapporto deficit/Pil al 2,4%. "Se non ci sono modifiche, siamo pronti a procedere ai prossimi passi della procedura per deficit eccessivo", ha messo in chiaroil vicepresidente della Commissione europea pur salutando positivamente i "segnali" che vengono dal governo gialloverde sulla volontà di modificare la legge di Bilancio.
Per evitare una procedura per deficit eccessivo legata al debito, a detta di Dombrovskis, il governo italiano deve realizzare "un piccolo sforzo strutturale positivo, invece del deterioramento strutturale sostanziale come è ora". Nell'intervista a Bloomberg TV, il vicepresidente della Commissione europea ha, comunque, ribadito che sono in corso contatti "intensi" con le autorità italiane, a partire dal ministro dell'Economia, Giovanni Tria, che in mattinata ha incontratoper fare il punto sulla manovra economica. I segnali di ottimismo si sono moltiplicati, dopo le trattative condotte al G20 di Buenos Aires dal premier Giuseppe Conte col presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. "Il governo italiano - ha ammesso il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici - ha messo sul tavolo idee e proposte nuove, che segnano dei progressi". Anche i Paesi che nelle ultime settimane erano stati più duri con l'Italia sembrano pronti a un compromesso. "Da parte del governo italiano - ha detto il ministro delle Finanze tedesco, Olaf Scholz - c'è un forte desiderio per un accordo e questo penso sia la posizione giusta". "C'è spazio per un pò di speranza", gli ha fatto eco il belga Johan Van Overtveldt. E persino l'austriaco Hartwig Loeger ha salutato positivamente la "volontà" dell'Italia di "dialogare per trovare un'altra via".
Nessuno azzarda a dare le cifre di un potenziale accordo.
Anzi, la Commissione europea ha appunto ribadito che per evitare una procedura serve una modifica "sostanziale" della manovra per il 2019. "La palla è nel campo dell'Italia", ha detto Dombrovskis, dopo l'incontro con Tria. "Ora aspettiamo i passi concreti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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