Manovra, Di Maio attacca: "Indietro non si torna"

Luigi Di Maio commenta la decisione di Bruxelles di bocciare la manovra gialloverde

Manovra, Di Maio attacca: "Indietro non si torna"

Dopo la bocciatura di Bruxelles della manovra economica del governo gialloverde che per finanziare flat tax, abolizione della legge Fornero e reddito di cittadinanza fissa il rapporto deficit/Pil al 2,4%, arrivano le prime reazioni.

"Ci sarà un'interlocuzione nei prossimi mesi e nelle prossime settimane. Adesso il ministro Tria inizierà l'interlocuzione con le istituzioni, so che il presidente Fico nei prossimi giorni sarà a Bruxelles. Saremo tutti quanti compatti e faremo un gioco di squadra per spiegare alla Commissione europea che gli italiani hanno bisogno di queste misure che non sono misure spot ma cambiamo la vita alle persone", ha affermato Luigi Di Maio a margine della sua visita al villaggio della Coldiretti a Roma.

Il vice premier grillino, quindi, non ha nessuna intenzione di fare un passo indietro e la lettera inviata ieri dal vice presidente della Commissione europea, Vladis Dombrovskis, e dal commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, in risposta al ministro dell'Economia Giovanni Tria sulla manovra non lo preoccupa: "Io non sono preoccupato, sono tranquillissimo anche perché abbiamo ancora tanto da fare. Dopo tanti anni abbiamo scritto una manovra del popolo e quando si aiuta la gente non si può essere preoccupati".

Il Def è stato definitvo da Bruxelles "una deviazione significativa dal percorso di bilancio indicato dal Consiglio Ue il che è motivo di seria preoccupazione". C'era da aspettarselo, in fondo. Nelle ultime settimane l'Ue aveva mandato chiari segnali all'Italia. E ora, infatti, è arrivata la bocciatura. Ma come pensa di comportarsi il governo gialloverde?

"Le previsioni - ha continuato Di Maio a margine del suo intervento al villaggio Coldiretti - non si fanno sui se, siamo convinti che quello sarà il tasso di crescita e con quella crescita noi riusciremo a ripagare il debito e ad abbassare il deficit. Non c'è nessun piano B. Lo voglio spiegare benissimo. Non esiste, perché non si arretra: si spiegano le ragioni di questa manovra, possiamo sistemare al meglio le coperture che abbiamo trovato e spiegare bene gli investimenti in deficit che stiamo facendo, ma non si torna indietro".

E nonostante il Def sia stato bocciato, "apprezzo il fatto che questa lettera sia stata manda a mercati chiusi, abbiamo tutto il week end per discutere di questa lettera a mezzo stampa ma deve essere chiaro che questo governo non arretra".

Il commento sull'Ue

Luigi Di Maio, poi, avanza anche ipotesi sull'Unione Europea: "Come c'è stato un terremoto alle elezioni politiche in Italia, a maggio ci sarà un terremoto anche alle elezioni europee. C'è una vera e propria guerra contro il made in Italy e noi la dobbiamo combattere con tutte le nostre forze. Questi sono giorni importanti, non sono venuto alla Coldiretti per alzare i toni con l'Europa anche perché diciamoci la verità questa Europa qui tra sei mesi è finita".

Il vice

premier grillino ci tiene anche a precisare di non essere "venuto qui per alzare i toni con l'Europa", ma per noi il contratto di governo è sacro e va oltre a qualsiasi altro provvedimento, norma o decreto dell'Unione europea".

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