Manovra, il Pd si spacca sui nuovi voucher. Il sì arriva da Lega e Fi

Manovra: ok libretto famiglia e contratto occasionale, gli strumenti che sostituiscono i vecchi voucher. Il pd si spacca: gli orlandiani non votano. No da Mdp e M5S. Misura passa grazie ai voti di Lega e Fi

Manovra, il Pd si spacca sui nuovi voucher. Il sì arriva da Lega e Fi

Il governo li aveva mandati in pensione, per scongiurare il refrendum della Cgil, ora il parlamento li reintroduce, sia pure con alcune modifiche. Stiamo parlando dei voucher per il lavoro occasionale: al loro posto arrivano i "libretti famiglia" e il contratto di prestazione occasionale". Dopo il semaforo verde della Commissione bilancio perché diventino effettivi, occorre il via libero definitivo della Camera, e l’esame da parte del Senato. Su questo tema si consuma l'ennesima spaccatura in seno alla maggioranza: il Pd si spacca, Mdp e Si votano contro. Il provvedimento passa solo grazie ai voti di Lega e Forza Italia.

A opporsi al provvedimento, in seno al Pd, sono i deputati vicini al ministro Andrea Orlando (non hanno partecipato al voto). Un no secco, invece, da Mdp (bersaniani), Sinistra italiana e Movimento 5 Stelle. A favore il resto del Pd in commissione, Ap, Ala-Sc, Forza Italia, e anche la Lega. Alla fine la proposta è passata con 19 sì e 6 no.

Mdp abbandona i lavori e polemizza, dicendo che la vicenda dei voucher mina su legislatura. "Il voto sui 'nuovi voucher' - osserva Arturo Scotto, Mdp - lede in modo decisivo il rapporto tra noi e il resto della maggioranza. La discussione è stata influenzata fortemente dai capricci di chi ha messo una gigantesca mina sull'esito della legislatura e delinea scenari politici larghe intese". Ora "abbandoniamo i lavori della commissione, non voteremo il mandato al relatore e ci batteremo in Aula per cambiare il testo. Non c'è più vincolo di maggioranza, il nostro vincolo è con chi avrebbe avuto il diritto a votare il referendum".

"Così ci si fa del male - osserva Gianni Cuperlo, della minoranza dem -. Non è ragionevole evitare un referendum chiesto da oltre un milione di cittadini e introdurre due mesi dopo una norma sulla stessa materia senza discuterne per tempo con chi quel referendum aveva promosso. Non sono annebbiato dalla faziosità".

"Il governo ha prodotto uno strappo dannoso con oltre 1 milione di cittadini che avevano sottoscritto il referendum per cancellare i voucher - afferma Barbara Pollastrini, deputata Pd ed esponente di SinistraDem - Ha scelto di dare uno schiaffo alla Cgil e alle parti sociali. Sono in disaccordo e molto preoccupata''.

Secca la replica del ministro per i Rapporti col parlamento, Anna Finocchiaro: ''I voucher sono stati cancellati con un decreto e non torneranno. Chi sostiene il contrario, non dice la
verità. Con l'aggravante di voler lasciare nell'illegalità quelle tante piccole prestazioni di lavoro occasionale di modesta entità economica, che oggi non trovano alcuna tutela nel nostro ordinamento''.

Ma al di là delle schermaglie politiche, cerchiamo di capire meglio la questione dei nuovi voucher. Prima di tutto la definizione di prestazione occasionale: è una prestazione lavorativa che non può essere acquisita da soggetti con i quali l’impresa o il datore di lavoro abbia in corso o abbia cessato da meno di 6 mesi un rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa. Possono accedervi anche le amministrazioni pubbliche, per esigenze temporanee o eccezionali, nell’ambito di progetti speciali nell’ambito del sociale, o per lavori di emergenza o di solidarietà o in occasione di manifestazioni sociali.

Testo - Fissato un compenso limite di 5 mila euro all’anno a singola impresa mentre ciascun lavoratore potrà ricevere fino a 2.500 euro l’anno dallo stesso datore di lavoro, per un massimo di 4 ore continuative al giorno per prestazione. Il limite di durata per i privati è di 280 ore l’anno oltre il quale il rapporto si trasforma in lavoro a tempo pieno indeterminato. Il compenso minimo orario è di 9 euro.

Divieti - Non possono ricorrere le imprese con più di 5 lavoratori a tempo indeterminato e non solo quelle agricole, ma anche edilizie. Possono accedervi tutti i lavoratori ma i compensi sono computati in misura del 75% dell’importo qualora il lavoratore sia titolare di pensione di vecchiaia o di invalidità, o un giovane under 25 iscritto all’università o comunque a scuola, o un disoccupato (che percepisce l’indennità) o un percettore di sostegni al reddito.

Diritti - Il lavoratore ha diritto all’assicurazione contro l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti e a quella contro gli infortuni e le malattie professionali, nonchè al riposo giornaliero, alle pause e ai riposi settimanali.

Fisco - Il compenso percepito dal lavoratore è esente da imposizione fiscale, non incide sul suo stato di disoccupato ed è computabile ai fini della determinazione del reddito necessario per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.

Libretto di famiglia - È un nuovo strumento che serve a pagare prestazioni occasionali per piccoli lavori domestici come pulizia, manutenzione. Ma anche servizi di baby-sitting, nidi privati e pubblici, assistenza a bambini, anziani, ammalati, disabili e per lezioni private.

Ogni buono del libretto è da 10 euro utilizzabile per prestazioni non superiori a un’ora. A carico del datore di lavoro i contributi alla gestione separata, il premio dell’assicurazione e gli oneri gestionali per un totale di circa due euro.

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