L'ipocrisia degli intellettuali: a Capalbio alzano le barricate, a Milano sfilano per i migranti

Alla marcia pro immigrati di Milano hanno aderito tanti intellettuali. Gli stessi che a Capalbio si erano opposti all'accoglienza dei migranti

L'ipocrisia degli intellettuali: a Capalbio alzano le barricate, a Milano sfilano per i migranti

Alla marcia pro immigrati di Milano hanno aderito tanti intellettuali, esponenti del mondo dello spettacolo e della cultura. "Tutti personaggi che poi, quando hanno tentato di aprire il centro d'accoglienza a Capalbio dove vanno a fare le vacanze d'estate, sono scesi in piazza per dire no". A smascherare il finto buonismo della sinistra è Giorgia Meloni che, a margine di una iniziativa a Padova per presentare la lista di Fratelli d'Italia, ha ricordato quando la stessa sinistra radical chic non aveva voluto accogliere i richedenti asilo a Capalbio.

Una folla multietnica, con in testa Emma Bonino, davanti allo striscione con la scritta "Insieme senza muri" e poco dopo un gommone, di quelli usati per il traffico dei migranti (guarda la gallery). A trascinare la folla ci pensa la musica di Radio Popolare. In corteo molti sindaci con la fascia tricolore (c'è anche Beppe Sala con la madre) e, dietro lo striscione "Milano democratica, sicura e accogliente", rappresentanti del Pd tra cui Emanuele Fiano e Barbara Pollastrini. Con loro a tenere alto lo striscione anche l'assessore comunale alla sicurezza Carmela Rozza. In prima fila anche l'assessore comunale alle politiche sociali Pierfracesco Majorino, promotore della marcia anti razzista.

Alla marcia hanno aderito anche diversi intellettuali. Gli stessi che, nel bel mezzo dell'emergenza immigrazione, si erano opposti ad accogliere i richiedenti asilo a Capalbio, dove loro stessi vanno a fare la vacanze. Per l'occasione, quindi, la Meloni ci ha tenuto a ricordare le parole del sindaco del Pd, Luigi Bellumori, che aveva motivato il proprio "no" all'accoglienza col rischio di una svalutazione delle case di lusso.

"La verità è che il tema della solidarietà non c'entra nulla con la gestione attuale dell'immigrazione - conclude la leader di Fratelli d'Italia - del resto se c'entrasse qualcosa non ci farebbero mangiare le cooperative e finanche la mafia sull'accoglienza".

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