Maria Elena a Ercolano: via i manifesti funerari

Maria Elena a Ercolano: via i manifesti funerari

Roma - Il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto tira a lucido la città per l'arrivo di Maria Elena Boschi e impone alla popolazione il «divieto» di morte per tre giorni: strade pulite, aree off-limits ma soprattutto, dalle pareti del centro dell'hinterland napoletano dovranno sparire i manifesti funerari. Che pare possano turbare l'animo sensibile della sottosegretaria alla presidenza del Consiglio.

Dal 27 al 29 ottobre, la città di Napoli ospita la conferenza programmatica del Pd: sono attesi tutti i big del partito. Dal segretario Matteo Renzi ai ministri Luca Lotti, Marco Minniti e Maurizio Martina. Boschi compresa, nonostante le recenti polemiche per il siluro ordito ai danni del numero della Banca d'Italia Ignazio Visco. Che però, in seguito all'improvvisa influenza che l'ha colpita ieri in occasione del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera alla conferma del governatore Visco al vertice di Bankitalia, potrebbe dare forfait. La presenza dell'ex ministro delle Riforme (bocciate dagli italiani) è ancora incerta. Nel dubbio, il primo cittadino di Ercolano, fedelissimo della sottosegretaria e tra i papabili per un posto in Parlamento, non vuole sfigurare. E pare che abbia dato mandato agli uffici comunali di predisporre tutti gli interventi necessari a trasformare in un luogo ameno la zona dove la Boschi dovrebbe soggiornare.

Non si è ancora spenta la polemica dopo che Renzi, nella tappa campana del suo tour in treno, ha tenuto un comizio politico in una chiesa, che un nuovo polverone è pronto colpire il Pd. Un altro caso imbarazza, stavolta, il numero due del giglio magico. Il provvedimento del Comune di Ercolano - che il blog napoletano Napolispia ha diffuso in rete - impone alla ditta che si occupa del decoro urbano di ripulire tutte le strade che si trovano lungo il tragitto che la sottosegretaria Boschi percorrerà con auto blu e scorta per raggiungere l'hotel Miglio d'Oro in corso Resina. L'ordine di servizio è stato trasmesso al comando locale di polizia municipale, che dovrà garantire il rispetto delle nuove disposizioni. La misura che più sta scatenando proteste e indignazione è quella che obbliga la ditta a rimuovere i manifesti funerari.

La rabbia degli abitanti del comune vesuviano è esplosa attraverso i social: da ieri pomeriggio circolano le foto dell'area rossa (destinata al soggiorno della Boschi) con tanto di transenne e divieti di circolazione. Insomma, per tre giorni nella città degli scavi si fermeranno tutte le attività. Morte compresa.

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