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Il medico sfida la Taverna: "Nipote immunodepressa. Mi dica cosa fare..."

"Mia nipote è immunodepressa, cosa devo fare?". È questo l'appello che fa Claudio Poti, medico e responsabile del centro di epatologia istituto INI

Il medico sfida la Taverna: "Nipote immunodepressa. Mi dica cosa fare..."

"Mia nipote è immunodepressa, cosa devo fare?". È questo l'appello che fa Claudio Puoti, primario di medicina interna e attualmente responsabile del centro di epatologia istituto INI di Grottaferrata e consulente di epatologia dell'ospedale Regina Elena di Roma, su Facebook. Una domanda semplice e diretta al ministro Giulia Grillo che ha parlato di "obbligo flessibile" per le autocertificazioni per le iscirzioni all'anno scolastico che tra qualche settimana comincerà Il post apparso sui social è chiaro. La nipote di Puoti ha sei anni ed è immunodepressa dopo aver subito un intervento e alcune terapie. Il nonno adesso pone un interrogativo al ministro: "Mia nipote di appena 6 anni, tre mesi fa è stata operata per un rarissima forma di cancro ovarico. La bimba va considerata un soggetto immunodepresso e fra meno di un mese dovrebbe rientrare a scuola. E ora cosa si fa?".

Poi chiama in causa la vicepresidente del Senato Paola Taverna e Davide Barillari del Movimento Cinque Stelle e dichiaratamente No Vax: "Mi rivolgo a Voi, tra i massimi esperti di immunologia, infettivologia e microbiologia per chiedere alla Vostra preclara competenza un parere scientifico e clinico". A questo punto mette nel mirino proprio la Taverna che aveva citato alcuni "pellegrinaggi" della sua infanzia da parenti che avevano figli con malattie esantematiche: "La mando dai 'cuggini' con morbillo in atto, così si immunizza prima, secondo le indicazioni scientifiche della Sen. Taverna? Non pensa che durerebbe meno di un gatto in tangenziale?". Insomma il caso sui vaccini resta aperto e su Facebook si accende lo scontro. E al prfessor Puoti ha risposto proprio Paola Taverna: "'Gentile professor Puoti, ho letto il suo post e come prima cosa mi preme darle appoggio e solidarietà. Conosco benissimo i casi come quelli di sua nipote, non solo per aver incontrato in questi anni tanti familiari di bimbi immunodepressi, ma anche perché ho studiato attentamente tutta la materia, coadiuvata da tecnici ed esperti.

La voglio rassicurare perché, aldilà delle polemiche politiche, nessuno vuole mettere in discussione l'importanza dei vaccini".

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