Meloni avvisa sulla Costituente: "Mi rifiuto se allunga la vita al governo"

La leader di Fratelli d'Italia non molla: "Votiamo subito l'elezione diretta del capo dello Stato, facciamo scegliere ai cittadini"

Meloni avvisa sulla Costituente: "Mi rifiuto se allunga la vita al governo"

Giorgia Meloni non usa giri di parole e confessa di essere "sorpresa" dalla Costituente proposta da Giancarlo Giorgetti: "L'invito a sedersi ad un tavolo è stato fatto prima alla sinistra che a noi. Magari non è una posizione concordata con Salvini, ma se siamo il centrodestra quando ci vediamo per discutere di Regionali, dobbiamo esserlo anche quando si fanno proposte di tal peso". E perciò ha annunciato e precisato quella che potrebbe essere la sua posizione: "Il mio no è a tutto quello che serve solo ad allungare la vita di questa legislatura. Le riforme sono un tema serissimo, che però per evidenti ragioni non può essere affrontato da questo Parlamento".

Ma per quanto riguarda eventuali modifiche alla legge elettorale in essere "siamo aperti e abbiamo nostre proposte". Anche perché va ricordato che Fratelli d'Italia non l'ha votata: "Non mi è mai piaciuta, ma se si andasse alle urne domani consegnerebbe al Paese un vincitore chiaro, il centrodestra, un minuto dopo lo spoglio". Dunque bisognerebbe non solo "aumentare la quota maggioritaria", ma anche "reinserire le preferenze nella quota proporzionale, così gli eletti risponderanno ai loro elettori e non solo al partito". Tuttavia c'è una riforma che potrebbe essere approvata subito: "Quella per l'elezione diretta del capo dello Stato, per la quale stiamo raccogliendo le firme su una legge di iniziativa popolare. Per il prossimo presidente facciamo votare i cittadini". E non è mancata una frecciatina a M5S e Pd: "Vediamo se sceglieranno quel Prodi al quale Grillo sta strizzando l’occhio andando alla saldatura col Pd".

Gli avversari

In un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, la leader di FdI ha voluto mandare un messaggio al centrodestra: "Agli alleati ricordo solo che l’attuale legge fu fatta con pezzi di centrodestra che in ordine sparso si accordarono col Pd, e il risultato fu un sistema che ha impedito la vittoria della nostra coalizione". Dunque non si possono ripetere gli stessi errori: "Perché è su questi temi che si dimostra se si vuole andare alle elezioni uniti o no". E ha colto l'occasione per avvisare anche Matteo Salvini circa un ipotetico riavvicinamento con Di Maio: "Ho letto le ricostruzioni, e per carità non escludo che Di Maio pensi ad un riavvicinamento pur di conservare il potere, ma escludo che possa interessare a Salvini. Anzi, confido che lui lo escluda in maniera definitiva, magari firmando con noi quel patto anti-inciucio che continuo inutilmente a proporre".

L'ex ministro per la Gioventù ha sottolineato come gli avversari siano rappresentati sia dal Movimento 5 Stelle sia dal Partito democratico: "Hanno dato vita ad un governo che aumenta le tasse, che massacra le imprese, che non dà risposte a nessun problema degli italiani e non fa l’interesse della nazione".

La Meloni infine ha confermato che domenica 1 dicembre sarà a Bologna: "Parleremo di manovra economica che non può essere quella di uno Stato vessatore, a fianco di imprenditori, professionisti, cittadini. Perché è tempo di contenuti, non di inutile filosofia".

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