Mentre gli immigrati muoiono la farsa del vertice straordinario

Farsa a Palazzo Chigi: dopo la strage il premier convoca un vertice d'urgenza. Ma non prendono misure straordinarie per risolvere l'emergenza

Il vertice d'urgenza sull'immigrazione a Palazzo Chigi
Il vertice d'urgenza sull'immigrazione a Palazzo Chigi

Si può dire di tutto su Matteo Renzi ma non certo che non sappia reagire con tempestività a qualsiasi emergenza. A tempo di record riesce a ribaltare i propri programmi, organizzare vertici straordinari e indire conferenze stampa per fare il punto e dettare la linea ai media. Peccato che la tempestività, molto spesso, non coincida con la risoluzione del problema. Così, mentre l'Italia e l'Unione europea assistono inermi alla più grande ecatombe di immigrati nel Mediterraneo, il vertice straordinario organizzato dal premier non riesce a tirare fuori una sola soluzione: allontana la possibilità del blocco navale internazionale, ribadisce che bisogna aiutare gli extracomunitari a casa loro e chiede a Bruxelles di convocare Quanto prima un Consiglio europeo. Il resto sono solo parole.

I numeri dell'emergenza immigrazione sono drammatici. Oggi nelle acque del Mediterraneo hanno perso la vita 700 disperati che dal Nord Africa cercavano di raggiungere l'Italia. La dinamica della tragedia è ancora poco chiara, ma non sarà così dissimile dalle passate stragi di clandestini a cui Italia e Unione europea hanno risposto solo a parole. Dall'inizio del 2015, più di 35mila extracomunitari sono sbarcati sulle coste dell'Europa meridionale e, se il bilancio di oggi verrà confermato, i morti sono circa 1.600. Nel 2014, fa sapere l'Unhcr, circa 219mila persone hanno attraversato il Mediterraneo, e 3.500 vite sono state perse. Ancora più drammatica la situazione se si isolano i dati che interessano soltanto l'Italia: gli immigrati sbarcati dall’inizio dell’anno a oggi sono 23.556. Nello stesso periodo dello scorso anno gli arrivi erano stati 20.800. I dati del ministero dell’Interno parlando di un trend di aumento del 30% che a fine anno potrebbe consistere in un aumento di circa 200mila persone sbarcate sulle coste italiane. Davanti a questi numeri Renzi reagisce prendendo tempo: chiede a Bruxelles che si svolga il prima possibile un Consiglio Europeo straordinario, "perché non può non esserci quella solidarietà e quella vicinanza che l’Europa ha mostrato in altre occasioni", e al tempo stesso allontana l'ipotesi della Difesa di adottare il blocco navale per fermare gli sbarchi.

"Questi fratelli morti nel Mediterraneo non si salvano con misure di sicurezza, non facendoli partire, ma sottraendoli dalle mani di questi nuovi schiavisti". Renzi non è in grade di prendere decisioni concrete e implora i leader della comunità internazionale affinché non lo lascino solo. "La nostra questione è di dignità dell’uomo oltre che di sicurezza delle nazioni - tuona in conferenza stampa - ed è quella di bloccare gli schiavisti in mare. Non sono questioni di serie B rispetto l’agenda dell’Europa".

Il Consiglio Ue potrebbe essere convocato in settimana, probabilmente già giovedì prossimo. In quella sede Renzi chiederà di "rimuovere il problema alla radice", e cioè andando ad aiutare gli extracomunitari "a casa loro".

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