Mifsud ora è un giallo. Il sospetto in procura: quasi certamente morto

L'ipotesi che il prof maltese non sia più in vita vera «all'80%». Gli intrecci con il Russiagate

Mifsud ora è un giallo. Il sospetto in procura: quasi certamente morto

Ormai chi lavora all'interno del tribunale di Agrigento è abituato a essere costantemente sotto i riflettori. Da questo edificio, situato alla periferia della città siciliana, sono passati i casi più spinosi riguardanti ong e immigrazione. Negli ultimi mesi, sono transitati da qui Luca Casarini e Carola Rackete. Nessuno, però, si immaginava di dover avere a che fare con un nome coinvolto in una spy story internazionale.

Nei giorni scorsi, infatti, la procura di Agrigento ha avviato un'indagine su Joseph Mifsud, il professore maltese al centro dell'inchiesta sul Russiagate. Nell'aprile del 2016, infatti, Mifsud avrebbe rivelato a George Papadopoulos, consigliere della campagna di Donald Trump, di avere mail russe compromettenti su Hillary Clinton. Da qui è nata l'inchiesta dell'Fbi sulle presunte ingerenze di Mosca nelle elezioni Usa.

Ma chi era Mifsud? E cosa faceva? Fino al 2013, il professore maltese è stato presidente del polo universitario di Agrigento. Nella sua gestione, però, qualcosa è andato storto: buchi di bilancio e spese pazze hanno rischiato di far morire l'ente. Per questo motivo la procura di Agrigento ha avviato un'inchiesta contro di lui. Ma di Mifsud non c'è alcuna traccia dal 31 ottobre 2017 e adesso, come evidenziato su InsideOver, nei corridoi del tribunale agrigentino serpeggia un tragico sospetto: Mifsud potrebbe essere morto. Un'ipotesi che fonti della procura ritengono vera «all'80%»: «Le probabilità che sia morto confermano dal tribunale sono molto alte».

C'è naturalmente da augurarsi che l'enigmatico professore al centro di questa rocambolesca e incredibile spy story sia ancora vivo e magari stia leggendo questo articolo, chissà in quale parte del mondo, lontano dai riflettori di una vicenda evidentemente più grande di lui. Ma i punti interrogativi sul destino del professore sono molteplici, a cominciare da quel misterioso file audio - inviato l'11 novembre scorso alle redazioni dell'Adnkronos e del Corriere della Sera da un uomo che sostiene di essere proprio Mifsud - e che InsideOver ha fatto analizzare da un esperto in discipline forensi tra i più qualificati in Italia. «Sono convinto che il file audio sia un falso e che la persona che parla non sia il professor Joseph Mifsud», ci conferma il perito, che ha messo a confronto il file audio inviato all'Adnkronos e al Corriere della Sera con due video presenti su YouTube che immortalano il docente scomparso in due conferenze pubbliche. Secondo l'esperto, l'audio «è stato registrato con un microfono attaccato al colletto della camicia, in un ambiente molto ampio, collegato direttamente al computer» e si sentirebbe «la voce di una donna, verso la fine, esclamare un numero, forse 22».

Inoltre, la persona che sostiene di essere il professore al centro del Russiagate «non ha la stessa cadenza del vero Joseph Mifsud».

Il mistero s'infittisce: innanzitutto, se il docente fosse ancora vivo, perché non ha inviato un video in maniera tale da fugare ogni dubbio? Altro punto interrogativo: se il file audio sopra menzionato è davvero farlocco, chi lo ha fabbricato e perché? Quesiti che meriterebbero una risposta.

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