Migranti, Berlusconi: "Un accordo con la Libia è l'unica soluzione"

Il Cav rivendica la politica adottata dal suo governo per fermare gli sbarchi dalla Libia. "L'unica strada percorribile è un accordo con le autorità locali"

Migranti, Berlusconi: "Un accordo con la Libia è l'unica soluzione"

"Il nostro governo era riuscito, stipulando accordi bilaterali con i Paesi della sponda sud del Mediterraneo, prima fra tutti la Libia di Gheddafi, a impedire che i migranti partissero dall'Africa". Mentre il governo Gentiloni si trova a dover gestire la più grave crisi migratoria mai vista dall'Italia, Silvio Berlusconi rivendica quanto fatto quando si trovava a Palazzo Chigi per fermare i barconi che dalle coste libiche partivano alla volta dei porti italiani. Quei pochi che riuscivano a farlo - appena quattromila immigrati in tutto il 2010 mentre quest'anno ne sono già sbarcati quasi 95mila - venivano prima soccorsi e poi riaccompagnati nei Paesi di origine.

La Libia del rais Muhammar Gheddafi non c'è più. La guerra intrapresa dall'allora presidente francese Nicolas Sarkozy ha lasciato le macerie di un Paese che non ha più stabilità. In questo caos hanno la meglio i trafficanti di uomini che, ogni giorni, fanno partire diverse migliaia di immigrati clandestini che sperano di raggiungere indenni l'Italia. Oggi, come allora, l'unica strada percorribile per fermare questo esodo è trovare un accordo con le autorità libiche. Berlusconi, che in passato ha già gestito (con successo) questa emergenza, ne è fermamente convinto. Per questo invita il governo Gentiloni a percorrere questa strada in modo da "fermare, almeno nell'immediato, le partenze". Solo con un accordo con le autorità libiche, infatti, l'Italia potrà disporre "lungo le coste un numero adeguato di mezzi e uomini" che contrastino "all'origine l'attività criminale dei trafficanti di esseri umani".

"Se dopo sei anni i governi della sinistra hanno finalmente capito che questa è la strada giusta da seguire per bloccare l'arrivo di immigrati sulle nostre coste - commenta il Cavaliere - siamo i primi a compiacercene". D'altra parte Berlusconi ha sempre manifestato la propria disponibilità, in virtù della sua esperienza, "a dare una mano al governo" che, però, "nonostante le dichiarazioni di buona volontà, ha preferito fin qui continuare su una strada sbagliata".

"Quando martedì prossimo Paolo Gentiloni andrà alle Camere per riferire i dettagli della collaborazione con la Libia per il contrasto all'immigrazione - avverte l'ex premier - verificheremo senza pregiudizi se sarà concreto, fattibile e in linea con la politica rigorosa seguita da sempre dai governi di centrodestra".

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