Il tarsbordo della scorsa notte di circa 127 migranti da una nave dell'ong Medici senza frontiere su alcune imbarcazioni della Guardia Costiera con destinazione lampedusa fa discutere. Di fatto la nave sarebbe stata fermata a largo di Lampedusa per poi trasferire i migranti a bordo sulle coste siciliane. Ed è su questo punto che arriva il commento del senatore di Forza Italia, Lucio Malan: "Sulle ong complici dei trafficanti di esseri umani, assistiamo all'ennesimo fallimento del governo. Alla prima attuazione del codice di comportamento, emerge che in realtà le
ong che non lo accettano vengono addirittura favorite: la nostra guardia costiera risparmia loro il tempo di raggiungere il porto e prelevano merce umana in alto mare. Così le navi fuorilegge possono subito a caricare altre vittime della tratta e portarle a farsi mantenere dagli italiani. L'unica soluzione è impedire le partenze o fermare i barconi prima che escano dalle acque libiche, come Forza Italia chiede da anni".
Sulla stessa linea il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli: "Siamo oltre il ridicolo e oltre la decenza. Adesso facciamo il servizio taxi aggiuntivo alle navi Ong andandoci a prendere con le nostre imbarcazioni gli immigrati che le ONG vanno a pescarsi in acque libiche. Ma ci rendiamo conto? Non solo non è cambiato nulla, da un punto di vista dell’invasione, ma al danno si aggiunge pure la beffa delle spese per il trasbordo di questi immigrati prelevati ieri dalla nave di Msf, una delle ong che non ha firmato il codice di condotta, e portati nei nostri porti dalle imbarcazioni della nostra Guardia Costiera". "Ma allora tanto valeva non fare nulla e lasciar fare il servizio taxi alle navi ong. Il principio - sottolinea Calderoli - deve essere quello di bloccare in toto l’attività di queste navi Ong, bloccando di conseguenza gli sbarchi, non fare la staffetta al largo per fargli risparmiare carburante e seccature. Assurdo, demenziale. Questi immigrati prelevati in acque libiche non dovevano arrivare in Italia ma finire a Malta o in Tunisia. Siamo veramente ridicoli". E sulla dinamica del salvataggio è intervenuto anche Loris De Filippi, presidente di Medici senza Frontiere: "Nessun divieto di entrare a Lampedusa. Un normale trasbordo dalla 'Prudence' a due unità della Guardia Costiera. Come è accaduto tante altre volte e come, mi auguro, continui ad accadere per il miglior funzionamento dei salvataggi in mare", ha affermato. Poi entra nel dettaglio dell'operazione di questa notte: "Noi non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione su un supposto divieto di attracco per la Prudence a Lampedusa.
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