I dati del Viminale fanno impressione. Da primo gennaio a oggi i migranti sbarcati sulle coste italiane sono già 43.245. Si tratta del 38,54% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, quando a sbarcare erano stati in 31.214. Da qui alla fine dell'anno il ministero dell'Interno teme che si possa tranquillamente arrivare ad almeno 200mila arrivi. E per questo ha messo a punto un nuovo piano che, stando alle anticipazioni di Repubblica, dovrebbe chiamare in causa tutte le Regioni. "Ciascuno - fanno sapere dal governo - dovrà fare la propria parte".
Gli sbarchi proseguono. Ieri, al porto di Catania, è sbarcata la nave "Sirio" della Marina militare italiana con a bordo 541 migranti soccorsi nelle scorse ore nel Mediterraneo centrale. Nel porto di Vibo Valentia Marina è arrivata, invece, la nave "Vos Hestia" con a bordo 548 migranti soccorsi al largo dele coste libiche. Dopo la forte concentrazione di arrivi nei giorni scorsi, il Viminale ha dovuto rivedere al rialzo le stime per il 2017. Nell'elenco delle nazionalità dichiarate al momento dell'approdo la Nigeria, con 5.261 sbarcati, precede Bangladesh (4.645), Guinea (4.206), Costa d'Avorio (3.942), Gambia (2.852), Senegal (2.590), Marocco (2.429), Mali (1.880), Pakistan (1.114) ed Eritrea (1.044). "L'Italia - fanno sapere dal ministero dell'Interno si prepara ad accogliere la cifra record di 200mila migranti". Un numero impressionante se si tiene presente che è almeno dal 2014 che il Belpaese non fa altro che accogliere. Ma, a detta del governo, non abbastanza. Per fare solo due esempi: il nuovo piano del Viminale svelato da Repubblica prevede che, entro la fine dell'anno, la Lombardia passi dagli attuali 25mila immigrati ospitati a oltre 28mila, la Campania da 16mila a oltre 19mila.
La situazione è già drammatica. L'Italia arriva da un 2017 segnato da oltre 180mila arrivi. Le strutture temporanee e i centri governativi ospitano già 179mila persone. E, se il pronostico di altri 200mila sbarchi nel 2017 dovesse rivelarsi reale, si rischia il collasso. Stando agli accordi siglati nel 2014, ogni Regione è chiamata ad accogliere una percentuale di migranti pari alla propria quota di accesso al Fondo nazionale per le politiche sociali. Non solo. Come spiega anche Repubblica, "all'interno di ogni singola Regione scatta l'accordo Viminale-Anci di dicembre scorso: i Comuni fino a duemila abitanti dovranno ospitare 6 migranti, i Comuni con più di 2mila abitanti ne accoglieranno 3,5 ogni mille abitanti, le città metropolitane (già gravate in quanto hub di transito di molti rifugiati) si limiteranno a 2 posti ogni mille residenti". Ora il prefetto Gerarda Pantalone, capo del dipartimento Libertà civili del Viminale, punta a convincere i sindaci che non hanno ancora aperto le porte dei propri Comuni agli immigrati.
Secondo il Corriere della Sera, il Viminale avrebbe individuato undici nuove strutture per far saltare fuori altri 1100 posti.
"In Lombardia è stata indicata la Caserma di Montichiari - si legge - in Friuli Venezia Giulia si rimetterà a nuovo il centro di Gradisca d’Isonzo, in Piemonte sarà ristrutturato il vecchio Cie, nel Lazio si userà quello già esistente di Ponte Galeria, a Roma, in Campania gli 'irregolari' saranno portati nella Caserma Andolfato di Santa Maria Capua Vetere, per la Basilicata si è scelto Palazzo San Gervaso, in Sardegna si è optato per il carcere dismesso di Iglesias, in Sicilia sarà rimesso a posto il Cie di Caltanissetta, in Emilia-Romagna si è deciso di utilizzare il Cie di Modena, in Puglia nel Cie di Bari Palese, in Calabria gli stranieri saranno portati invece nella struttura Mormanno".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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