Migranti, Salvini replica alla Cei: "La Lega è antidoto al razzismo"

I vescovi attaccano duramente la Lega: "No discorsi sulla razza, immorale fare promesse impossibili". Ma Salvini: "Ci sono milioni di italiani in difficoltà"

Migranti, Salvini replica alla Cei: "La Lega è antidoto al razzismo"

"Spiegherò a monsignor Bassetti come la Lega sia l'unico antidoto al razzismo e come l'immigrazione vada controllata, regolata e limitata perché ci sono milioni di italiani in difficoltà". Dalle colonne di Repubblica il leader della Lega, Matteo Salvini, replica duramente al cardinale Gualtieri Bassetti che ieri, nella sua prolusione davanti al Consiglio Episcopale Permanente, è entrato a gamba tesa sul voto attaccando duramente il Carroccio.

Ieri il presidente della Cei ha invitato e "reagire a una 'cultura della paura' che, seppur in taluni casi comprensibile, non può mai tramutarsi in xenofobia o addirittura evocare discorsi sulla razza che pensavamo fossero sepolti definitivamente". "Non è chiudendo che si migliora la situazione del Paese", ha insistito Bassetti citando le parole di papa Francesco secondo cui "avere dubbi e timori non è un peccato" ma "il peccato è lasciare che queste paure determinino le nostre risposte". Nell'anno in cui ricorre l'anniversario delle leggi razziali, emanate nel 1938, ha quindi ricordato che "Pio XI ebbe il coraggio di affermare che 'l'antisemitismo è inammissibile'. Oggi - ha aggiunto - in un contesto estremamente differente, noi possiamo far nostre, senza esitazioni, le parole di Paolo VI nella Populorum progressio. Di fronte all'ostacolo del 'razzismo' che impediva di edificare 'un mondo più giusto e più strutturato secondo una solidarietà universale', Montini invocò la 'carità universale che abbraccia tutti i membri della famiglia umana'. E anche noi, oggi, in nome di Dio e della giustizia, possiamo riconoscerci con gioia come fratelli e sorelle di un'unica famiglia umanà".

Il monito del numero uno dei vescovi era diretto a tutti, ma in particolare alla politica. Nell'inrtervista a Repubblica, però, Salvini assicura di non sentirsi "assolutamente" sotto accusa per le dure parole di Bassetti contro la difesa della "razza bianca" propugnata dal candidato governatore leghista in Lombardia, Attilio Fontana. "Noi - mette in chiaro il leader leghista - siamo preoccupati per la scomparsa di una cultura e penso che la stessa Cei sia preoccupata se sono a rischio i nostri valori". Secondo Salvini, "la Lega è l'unico argine alla confusione. Il capo della Lega sostiene di voler incontrare il cardinale Bassetti per "spiegare cosa fanno i nostri sindaci e governatori per integrare e cosa faremo al governo per garantire una immigrazione controllata e qualificata".

Ma, se Salvini è disposto a un incontro chiarificatore, lo stesso non sembra valere per esempio per l'arcivescovo di Milano, Mario Delpini.

"Non so cosa potrei dirgli - ha detto a Radio anch'io su Radio 1 - il tema della migrazione è esageratamente enfatizzato". "Non credo che si tratterebbe di prendere un caffè. Ma non mi sembra si dovrebbe parlare solo di migrazione", ha concluso augurandosi che "la parola razza non domini la campagna elettorale".

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