La modella di colore: "I profughi? Parassiti"

Giada Sgarbossa, una modella di colore che vive nel Padovano, attacca i profughi che delinquono definendoli "scimmioni parassiti"

La modella di colore: "I profughi? Parassiti"

"Pago le tasse... Non vado in giro a chiedere l’elemosina... Non vado in giro scalza, quando prendo i mezzi pubblici pago il biglietto, sempre; non urlo perché non siamo nella savana, cerco di lavarmi per evitare di puzzare come un maiale, porto rispetto a chiunque mi si avvicini, ma soprattutto parlo la lingua del Paese dove vivo". A scriverlo sul suo profilo Facebook è Giada Sgarbossa, una modella di Cittadella, provincia di Padova, che attacca i profughi che delinquono definendoli "scimmioni parassiti".

No, non è una leghista. Giada è una donna di 30 anni nata in Brasile e adottata da bambina. La sua pelle è nerissima e, anche per questo, il suo post ha ricevuto tantissimi like ma, nonostante le critiche, lei tira dritto. "Spero di muovere le coscienze. Se si continua a fare le stesse cose non ci sarà mai niente di diverso. E’ il mio motto nella vita. Se continuiamo a calcare la stessa onda... 'povere persone di colore, bianco cattivo e razzista'. Io sono nera e dico: hanno rotto le pa... Le persone che vengono qui e non rispettano le leggi: fuori dai c... Sono d’accordo con voi, però smettiamola di dire negro di merda a caso", spiega la modella al Corriere del Veneto. "Il mio post era: sono con voi, vi capisco, - dice parlando dei veneti - siete stanchi. Puniamo le persone sbagliate ma ricordatevi di portare rispetto alle altre. Questo è il messaggio. Io volevo dare un abbraccio alle persone bianche per dire: sono nera e sono con voi, abbracciamoci. Capisco che siate terrorizzati ad andare in stazione alle sette di sera, ma rispettate gli altri".

Per Roberto Tuninetti, dirigente di cooperative sociali ed esperto di migrazioni: "Non si capisce perché questa signora, che non si può certo definire straniera, perché ha frequentato la scuola in Italia ed è più fortunata di chi è arrivato qui su un barcone, dica cose ovvie e banali,sbagliando però nel riferirle al colore della pelle. E’ come se io dicessi che gli italiani devono smettere di essere mafiosi, corruttori o evasori". Forti critiche sono arrivate anche da Pilar Martinez, modella padovana ma con sangue colombiano e venezuelano nelle vene. "Penso sia molto facile parlare dal calduccio di casa propria, dal lusso di abito firmato, e, già che ci siamo, dalla condizione privilegiata dell’essere femmine che si stanno affermando nel mondo del lavoro e, magari, perché no, anche con quale aspirazione politica".

Luca Pierobon, sindaco leghista di Cittadella, invece, difende Giada: "Non si dica che è privilegiata; non si liquidi come se fosse una cosa semplice o da poco l’essere stata adottata. E non è neppure vero che la sua vita sia stata o sia più facile perché e bella. Spesso questo crea difficoltà, lo sappiamo". E aggiunge: "Ha detto cose giuste. A Cittadella si sta bene. Il nostro sette per cento di immigrati è nella stragrande maggioranza fatto di persone integrate, che vive nella comunità. Guardi, proprio ora mi hanno mandato un WhatsApp. In Statale, a San Pietro in Gu, un ragazzo africano gira a torso nudo, c’è un camion bloccato... Per questi pochi che creano problemi poi succede che ad altri non si affitta la casa o non si dà lavoro. Brava Giada".

Lei, dal canto suo ha deciso di non rispondere a chi le dà della razzista e dice:"Le persone che vengono qui, che scappano da guerra e dalla povertà le conosco, sono totalmente distanti dalle

persone che delinquono e quelle persone fanno parte del mio cuore". Poi critica Matteo Salvini:"Non sono per gli urlatori scimmioni, per la gente che incita all’odio. Non sono per l’odio, non sono estremista".

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