A Montevarchi gli extracomunitari sono il 16% della popolazione complessiva, il doppio delle altre città italiane, ma non si può dire. Anzi, chi lo ha fatto dalle telecamere di Agorà su Rai 3, è stata attaccata pesantemente. La sindaca della cittadina toscana, la 37enne Silvia Chiassai, primo cittadino non comunista dal dopoguerra ad oggi, intervistata due giorni fa da Agorà, ha osato lamentarsi del problema ed è subito stata attaccata dal Pd e dalla comunità locale «offesa» perché qualcuno ha detto la verità e ha distorto l'immagine del borgo.
«È chiaro il malcontento dei cittadini ha detto vedere persone che bivaccano, non lavorano e creano degrado in centro storico è motivo di preoccupazione per molti. Qui il 16% della popolazione è costituito da extracomunitari, quasi il doppio che in altre città italiane. È evidente che le amministrazioni si trovano in difficoltà nella gestione di questi arrivi perché da parte del governo non ci sono risorse per l'integrazione. Un aspetto che non fa altro che allungare il divario con gli italiani».
Il risultato è stato un attacco incrociato da Confcommercio e opposizione Pd, solo perché la sindaca (giovane e con una professione alle spalle) ha dato i numeri corretti che dimostrano la disparità dell'ospitalità di una cittadina di soli 26mila abitanti, dove quella percentuale di ospiti influisce eccome sulla quotidianità di cittadini e imprese. E giù attacchi acidi. «La cultura di governo non si improvvisa» ha tuonato il piddino Agnolucci, accusandola di «mettere in cattiva luce il territorio che amministra». Sulla stessa lunghezza d'onda il movimento Consumatori che ha auspicato che «le prossime manifestazioni ed in particolare il prossimo Natale possano rappresentare una svolta e dimostrare che questa giunta non fa solo interviste». Addirittura c'è chi l'ha accusata di foraggiare «una sola campana, solo gli immigrati, solo i negozi che chiudono, solo il lato negativo», come la presidente del CCN Federica Vannelli.
Chiassai è stata eletta lo scorso giugno con il 59,36% delle preferenze grazie ad un'alleanza di centrodestra con due liste civiche e due partiti (Fi e Lega) e provocando un terremoto tra i dem della rossa Toscana: il segretario provinciale del Pd aretino Massimiliano Dindalini si dimise la sera delle elezioni. «Il mio compito è di affrontare i problemi, non sotterrarli dice a freddo Chiassai a Il Giornale mi sono solo presa la responsabilità di una questione che ogni giorno i cittadini mi segnalano.
Tutti sappiamo che Montevarchi è tanto altro, ma il mio obiettivo non è quello di spargere fango su di una comunità o chiudere gli occhi come fatto in passato, bensì chiedere aiuto e sostegno perché la questione è delicata e complicata. E noi sindaci abbiamo sempre meno poteri e risorse».twitter@FDepalo
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