Poco dopo la notizia della morte di Carlo Azeglio Ciampi il leader della Lega, Matteo Salvini, ha espresso il proprio cordoglio, aggiungendo però che politicamente parlando l'ex Presidente della Repubblica "è uno dei traditori dell'Italia e degli italiani, come Napolitano, Prodi e Monti". Inevitabili e durissime le polemiche. Il capogruppo democratico al Senato, Luigi Zanda, annuncia "un esposto alla procura della Repubblica, perché valuti tutti i possibili riflessi penali delle affermazioni di Salvini. Le sue parole sono miserevoli e inaccettabili".
"Qualsiasi strumentalizzazione anche se a livello politico sulla morte" di Ciampi "non può che essere considerata alla stregua di un'azione da parte di uno sciacallo". Così il presidente del Senato Pietro Grasso ha commentato le parole del leader della Lega.
Per Lorenzo Dellai (capogruppo di Democrazia solidale-Centro democratico) "Salvini ha insultato la sua memoria definendolo un traditore, come Giorgio Napolitano. Dal suo punto di vista si può ben capire. L'unica cosa che servitori della Repubblica come Ciampi e Napolitano hanno tradito è proprio l'aspettativa di chi aveva cinicamente scommesso sul naufragio del nostro Paese e delle sue istituzioni democratiche". Su Twitter Pier Ferdinando Casini è caustico: "Salvini, poverino, non sa di cosa parla. Non vale la pena rispondergli".
"L'uscita infelice di Salvini - commenta Maurizio Lupi, capogruppo di Area Popolare alla Camera - non dà merito alla storia della Lega Nord e allo stesso Matteo che conosco bene". Molto più duro il commento di Nicola Fratoianni, dell'esecutivo nazionale di Sinistra italiana: "Le parole di Salvini sono l'ennesimo segno della sua cifra morale e politica. Poveraccio".
Secondo la senatrice del Pd, Maria Spilabotte, il leader della Lega è ''un avvoltoio della politica, un politico inutile per l'Italia''. Rincara la dose Emanuele Fiano (Pd): ''Con Salvini non c'è limite al peggio, si vergogni". Per Valeria Fedeli (senatrice Pd) ''l'aria di Pontida fa male a Salvini''. Sulla stessa lunghezza d'onda il senatore Giuseppe Lumia, capogruppo Pd in commissione Giustizia: " Salvini è andato fuori sia da qualunque senso di umanità che di rispetto delle istituzioni".
Ma anche nel centrodestra le parole di Salvini vengono stigmatizzate. A cominciare da Forza Italia. "Salvini? Un leader non parla così. Non essere ipocriti non significa essere a tutti i costi inopportuni", avverte il senatore azzurro Francesco Giro. "Sono dispiaciuto della scomparsa di Ciampi, cui mi accomunavano le origini livornesi. Non si può dimenticare che è stato l'ultimo
presidente della Repubblica scelto e votato di comune accordo da destra e sinistra", ricorda il senatore azzurro Altero Matteoli. "Ciampi è stato un uomo che ha illuminato le istituzioni e un grande servitore dello Stato", scrive la deputata di Forza Italia Daniela Santanchè. "Le alterne vicende politiche, che si susseguirono durante il suo settennato e di cui fu protagonista, non ci impediscono di ricordarlo con il dovuto rispetto", sottolinea il capogruppo al Senato, Paolo Romani.
Critico, invece, è Maurizio Gasparri (capogruppo Fi al Senato), ma con toni diversi da quelli usati da Salvini: ''Esprimo cordoglio per la scomparsa di Ciampi. Resta il rammarico per il suo mancato contributo di verità sulla cancellazione del carcere duro a centinaia di mafiosi, deciso dal suo governo nella drammatica stagione '93-'94. Anche in anni in cui la sua salute lo consentiva, non c'è stata la chiarezza che sarebbe stata indispensabile".
"Quello che dovevo dire di Ciampi l’ho detto aprendo il mio intervento alla convention Energie per l'Italia - dice Stefano Parisi -. Oggi è una giornata di lutto per l’Italia".
Incurante delle polemiche provocate dalle sue dichiarazioni choc, il segretario del Carroccio rilancia sulla sua pagina Facebook l'attacco al senatore
a vita: "Come per tutti, cordoglio e un pensiero alla famiglia. Senza dimenticare però che fu uno dei tanti (da Napolitano a Scalfaro, da Prodi a Monti) a svendere il lavoro, la moneta, i confini e il futuro dell'Italia".
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