Moscovici torna all'attacco. E mette nuovamente nel mirino i "populisti" e i "nazionalisti". Non fa nomi, il Commissario Ue. Ma non è difficile immaginare a chi siano indirizzate le dichiarazioni contenute nel suo discorso al Centre for European Reform. E dopo aver immaginato dei tanti "piccoli Mussolini" che si aggirano per il Vecchio Continente, ora arriva addiruttira a parlare del rischio di un nuovo conflitto intra-europeo.
Se saranno i nazionalismi ad imporre la loro visione della "preferenza nazionale" l'Unione Europea "morirà" e tornerà la "guerra" in Europa, è il ragionamento di Moscovici che non ha mai nascosto una certa antipatia per i vari Salvini, Le Pen, Orban e via dicendo. Li vorrebbe "sconfiggere alle prossime elezioni". Anzi, lo considera un fatto fondamentale per la sopravvivenza dell'Ue. "Se reintroduciamo le divisioni tra noi, Nord-Sud, Est-Ovest, e se la preferenza nazionale diventerà il modo di pensare l'Europa, l'Europa morirà", ha spiegato il commissario Ue senza mezzi termini. Non è il primo affondo che riserva ai cosiddetti populisti. basti pensare agli scontri dei giorni scorsi con Matteo Salvini.
"Senza l'Europa, sono sicuro che la
guerra può riemergere qui", ha sottolineato il commissario, ricordando il discorso di Francois Mitterrand davanti all'Europarlamento nel 1989, quando l'allora presidente francese disse "il nazionalismo è la guerra".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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