Dopo lo scontro durissimo tra Michela Murgia e Matteo Salvini sul curriculum della stessa scrittrice e quello del ministro, arriva un nuovo affondo. La Murgia, ai micrfoni di Radio Capital, ha attaccato ancora una volta, senza usare giri di parole, il titolare degli Interni. Parole dure che arrivano subito dopo il suo post su Facebook in cui di fatto ha dato del "fannullone" al vicepremier del Carroccio. Intervistata da Massimo Giannini a "Circo Massimo", la Murgia rinacra la dose: "Èun privilegiato, e anche nel suo privilegio si è dimostrato non all'altezza. Io non ho nulla contro chi prende 19mila euro per stare a Bruxelles, il problema è quando chi li prende non ci va o, se ci va, non presenta mozioni per mesi. Non lo dico io che nella sua attività politica è un fannullone, glielo hanno detto i suoi colleghi al Parlamento europeo", ha affermato.
Poi attacca il vicepremier la sua esposizione mediatica e contesta la sua presenza in tv. La murgia a quanto pare non digerisce le ospitate tv del vicepremier e così ribadisce ancora una volta il suo attacco: "È interessante notare che la sua iperpresenza televisiva sia sotto gli occhi di tutti. La questione è: per cosa lo paghiamo? Per scaldare le feste negli studi televisivi e mangiare arancini nelle sagre, oppure perché garantisca la vera sicurezza di questo Paese?". Infine ribadisce la sua posizione sulle polemiche delle ultime ore per il rogo di Notre Dame e gli appelli, a partire da quello di Saviano, a non dimenticare l'emergenza migranti. Anche la Murgia si schiera su questo fronte e sottolinea come non vada messa da parte l'ermegenza del Mediterraneo nonostante il rogo terribile che ha danneggiato in modo pesante uno dei simboli della critianità: "Veder bruciare Notre Dame è uno shock per tutti, lo è stato anche per me e sicuramente anche per Saviano: la questione è sentir dire che quello simbolizza il crollo dell'Europa. Abbiamo letto titoli folli, anche di accostamento all'11 settembre. Giocare sull'enfasi e sull'emozione e dire che quello è il simbolo della frattura dei valori europei ti costringe a dire 'no'.
Il cuore dell'Europa non si gioca lì, ma nella mancanza di accoglienza del grande cambiamento che viene dal Mediterraneo". Lo scontro tra la scrittirice e il ministro dunque continua e di certo non si finirà qui...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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