Mutui e derivati truffa. Ecco le istruzioni per avere il rimborso

Le vittime dell'Euribor manipolato devono presentare un esposto: in ballo 16 miliardi

Mutui e derivati truffa. Ecco le istruzioni per avere il rimborso

Roma - Una frode in piena regola di cui solo in questi giorni si ha piena conoscenza di alcuni dettagli. Merito dell'avvocato Andrea Sorgentone che, come testimoniato ieri dal Giornale, è riuscito a ottenere dalla Commissione Ue una copia «non confidenziale», cioè depurata delle informazioni relative a eventuali segreti industriali, della sentenza con cui l'Antitrust europeo ha multato nel 2013 per 1,7 miliardi Société Générale, Barclays, Deutsche Bank e Royal Bank of Scotland per la manipolazione del tasso Euribor tra il 2005 e il 2008. Un provvedimento che, secondo lo stesso Sorgentone, potrebbe far restituire a coloro che hanno sottoscritto mutui, leasing e derivati 16 miliardi su 30 miliardi complessivi di interesse.

La procedura di calcolo del tasso è semplice. Ogni giorno l'agenzia Thomson Reuters interpella 44 grandi banche europee per sapere a quali tassi si siano prestate reciprocamente il denaro, le quaranta banche del panel (per l'Italia partecipano le maggiori quattro: Intesa, Unicredit, Mps, Ubi). Dalle rilevazioni vengono estromessi il 15% più alto e il 15% più basso, mentre l'Euribor è il frutto di una media tra le altre rilevazioni. Non tutte le banche partecipano ogni giorno e il tasso si calcola una volta raggiunto un quorum minimo di risposte. La Commissione Ue ha accertato che «alcune volte, almeno uno dei trader coinvolti in queste discussioni si rivolgeva all'incaricato dell'invio dei dati Euribor della propria banca per chiedere un invio di dati che seguisse una certa direzione o un livello specifico». L'Antitrust, allora guidato da Joaquín Almunia e oggi da Margrethe Vestager, stabilì inoltre che «almeno uno dei trader coinvolti in queste discussioni asseriva che avrebbe riferito o riferiva la risposta dell'incaricato prima del momento dell'invio giornaliero dei dati». Infine «alcune volte alcuni trader impiegati discutevano il risultato della finalizzazione del tasso Euribor, anche compresi i dati specifici inviati dalle banche, dopo che i tassi Euribor di una giornata fossero stati decisi e pubblicati».

Ma come può cambiare la vita per i sottoscrittori di mutui in Italia? La tesi dell'avvocato Sorgentone, rappresentante sassarese dell'associazione di consumatori Sos Utenti, è che la sentenza europea sia vincolante per i giudici italiani che «devono solo quantificare gli interessi che vanno restituiti in ogni rapporto mutuo, leasing, apertura di credito a tasso variabile che ha avuto corso dal 1 settembre 2005 al 31 marzo 2009». La prescrizione ordinaria in ambito civile è di dieci anni. Chi ha sottoscritto mutui fino al 20 novembre 2006 potrebbe restare fuori. C'è però una confortante sentenza della Cassazione del 2011 secondo cui «il pagamento di ratei di mutui configura un'obbligazione unica» e dunque «la data di decorrenza della prescrizione deve essere individuata con riferimento alla scadenza dell'ultima rata del mutuo».

Basta costituirsi in giudizio depositando un esposto in cancelleria o rivolgersi a un'associazione dei consumatori per far valere il proprio diritto. Lo stesso vale per i sottoscrittori di derivati sull'Euribor: la prescrizione scatta dalla scadenza del contratto e non dalla stipula.

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