Natale chiuso per islam

In una scuola milanese festa spostata a gennaio in nome della laicità. L'Occidente si sta suicidando

Natale chiuso per islam

A poche ore dall'apertura dell'Anno santo straordinario voluto da Papa Bergoglio, piovono le cancellazioni delle feste scolastiche per celebrare il Natale cristiano. L'ultimo caso, ma certamente ne arriveranno altri, accade a Rozzano, prima periferia di Milano. Il preside ha annullato la tradizionale recita perché la canzoncina «Tu scendi dalle stelle» potrebbe offendere i bambini di religione islamica. Non contento, il preside ha anche ordinato di togliere i crocifissi dalle aule per mettersi al riparo da possibili ritorsioni dell'Isis.

Qui non è questione di buonismo o razzismo, questa è pura stupidità che offende, oltre ai cristiani, la storia di questa nazione laica, nata da una guerra al Papa re dello Stato Pontificio ma che mai si è sognata, neppure tra una cannonata e l'altra, tra una confisca e l'altra di beni ecclesiastici, di radiare dai luoghi pubblici i simboli della fede religiosa. Secondo il preside in questione, la festa deve essere spostata a gennaio come Festa dell'inverno.Qui non c'entra la laicità, questo è paganesimo puro, un salto indietro di civiltà di duemila anni, quando gli antichi romani, prima dell'avvento di Cristo, celebravano giusto a fine dicembre la Festa del dio Sole.

Io non voglio vivere in un Paese pagano, io non voglio costringere un bimbo islamico a intonare «Tu scendi dalle stelle», anzi per me può cantare ciò che meglio crede a patto che i nostri figli siano liberi di fare (o non fare) altrettanto, così come lo siamo stati noi, i nostri padri e i nostri nonni.Penso che la laicità dello Stato la si esalti nel «permettere a ognuno», non nel «negare ai più» di celebrare riti e tradizioni. Se questa di Rozzano è la modernità tanto cara alla sinistra, viva i conservatori.

Sulle cui posizioni, strage dopo strage, stanno arrivando un po' tutti: dal moderato di sinistra Angelino Alfano, che ieri ha annunciato la chiusura delle moschee fuorilegge (a noi, per avere chiesto questo, avevano dato dei razzisti provocatori), al socialista Hollande, che ieri, per contrastare il terrorismo islamico, ha chiesto ai francesi di «moltiplicare concerti, feste e affluenza negli stadi». Torniamo a difendere l'Occidente, moltiplichiamo anche le feste del Natale cristiano.

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