Uomo, donna e 'Gender X': d'ora in poi a New York chi non si riconosce ne' nel genere maschile ne' in quello femminile ha una terza opzione da indicare sul certificato di nascita. Una svolta che la comunità Lgbt saluta come una "decisione storica".
Il Consiglio Comunale della Grande Mela ha approvato a grande maggioranza (con 41 voti a favore e 6 contrari) la misura per includere una terza categoria di genere a partire dal 1 gennaio 2019, permettendo agli adulti che lo desiderano di cambiare il certificato di nascita senza bisogno di una certificazione medica. E anche i genitori potranno scegliere la 'X' per designare i propri figli neonati. L'opzione potrebbe essere usata per esempio da chi ha dato alla luce bambini intersessuali, ossia quelli nati con caratteri sessuali che non rientrano nelle tipiche nozioni binarie del corpo maschile o femminile. Oppure da chi desidera che il proprio figlio possa scegliere il suo genere in un secondo momento. Sino ad ora a New York era possibile cambiare genere sui documenti ufficiali solo allegando una sostanziosa documentazione medica, e in ogni caso si poteva optare solo tra maschile e femminile.
La decisione ha scatenato numerose reazioni e polemiche oltreoceano, a partire dal ministro dell'Interno Matteo Salvini. "Mentre in Italia stiamo lavorando per rimettere MAMMA e PAPÀ sui documenti, altrove cancellano maschi e femmine dal certificato di nascita... Non ho parole!", scrive su Twitter Salvini, postando un articolo che parla della questione. Nella metropoli americana, invece, lo speaker del City Council Corey Johnson, democratico che ha presentato il disegno di legge lo scorso giugno, afferma: "e' una giornata storica per New York, sempre più campione mondiale sul fronte dell'inclusività e dell'uguaglianza". "I newyorkesi non avranno più bisogno della documentazione di un dottore per cambiare il proprio genere sul certificato di nascita e non saranno più trattati come se la loro identità fosse una questione medica", aggiunge. "Questo da' agli individui la sicurezza che non verranno molestati o messi in discussione per questioni quotidiane". Sul genere indicato sul certificato di nascita, ad esempio, si basa quello che compare sulla patente di guida o la carta d'identità.
A livello pratico, sino a questo momento, le persone per cui sesso biologico e aspetto effettivo non corrispondono potevano incontrare difficoltà con una serie di questioni burocratiche che richiedono l'identificazione. Ora manca solo la firma del sindaco Bill de Blasio, che arriverà a breve. Quest'estate il primo cittadino aveva già sottolineato che la norma "permettera' ai transgender e ai gender anticonformisti di vivere con la dignità e il rispetto che meritano". Di "decisione eccezionale" parla anche Carrie Davis, l'avvocato transgender che ha portato avanti la battaglia per il 'Gender X': la svolta arriva "in tempi di pericolo e di incertezza sul fronte dei diritti dei transgender americani a livello nazionale", sottolinea ancora con un chiaro riferimento alle politiche dell'amministrazione Trump. Per i critici, come il consigliere Robert Holden, serve invece una maggiore supervisione, poiche' permettere un tale cambiamento senza il parere di un medico potrebbe portare ad abusi e altri problemi.
Negli Usa hanno già approvato norme simili Oregon, California, New Jersey, stato di Washington e Washington DC (per le patenti e carte di identità emesse nel District of Columbia, dove si trova la capitale). Ma sono anche altri gli stati che stanno considerando di approvare un terzo indicatore di genere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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