"Di sinistra e antirazzista, ma contro l'invasione straniera". È questo il nome di un gruppo Facebook che annovera quasi 5mila likes e che "chi si oppone all'invasione straniera in corso". Nella presentazione si parla di un'Italia sottoposta a "una nuova devastante invasione barbarica che ne sta rapidamente soppiantando il popolo, locale e tipico, sostituito da una popolazione mista multitutto, unica e uguale in ogni stato d'Europa, che si sta formando a causa di un'invasione senza precedenti di popolazioni aliene provenienti da ogni parte del mondo".
Un'operazione fortemente voluta dal sistema liberal-capitalistico che sta determinando la scomparsa delle diversità, tra cui quella dei popoli europei, compreso quello italiano."Difendersi da questa invasione non c'entra col razzismo nè con la xenofobia, - ribadiscono gli amministratori del gruppo - ma solo con un normale istinto di sopravvivenza, che è poi lo strumento della Natura per produrre e conservare la più inestimabile ricchezza del nostro mondo, la diversità appunto. Non difendersi, e addirittura esserne contenti, è il segno della malattia, dell'alienazione che il morbo capitalista ha causato ai popoli che ne sono portatori, e che li sta conducendo all'autodistruzione".
Tra le cause di questa alienazione viene indivuato il trauma del nazismo che ha generato un forte senso di colpa e una vera e propria fobia del razzismo. In secondo luogo il "sistema", ossia l'invasione programmata. "La cosiddetta immigrazione infatti rappresenta l'autodeportazione di nuovo materiale umano a basso costo (in tutti i sensi) sul cui sfruttamento il sistema stesso si fonda, manodopera il cui afflusso in quantità dovrà produrre la distruzione dei diritti del lavoro conquistati in decenni di lotte". "L'altro effetto utile al sistema globale - si legge ancora tra le informazione del gruppo - dovrà essere quello di dis-integrare l'unità-identità-diversità etnico-culturale di tutti i popoli d'Europa, così da poter agevolmente dominare la massa informe e indistinta di umanità che ne deriverà (come accade negli USA), rompendo anche la coesione sociale che solo può nascere da una percezione di comunità (cioè di avere qualcosa in comune)".
L'obiettivo di questo "genocidio per sostituzione" è cancellare i popoli europei per imporre come unico valore di riferimento il profitto così da spingere i popoli a eliminare i valori contrari allo sviluppo come l'amore per la patria e per il proprio popolo.
"Dobbiamo fermare l'invasione straniera in corso nel nostro paese - scrivono in conclusione gli estremisti di sinistra - finchè siamo in tempo, chiudendo completamente le frontiere e sanzionando e rimpatriando con severità chi entri in casa nostra contro la nostra volontà (esattamente come faremmo nella nostra casa privata)".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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