Laura Boldrini fa inversione a u. La presidente della Camera, che due giorni fa aveva sorpreso tutti esprimendo "molte riserve" sulla pratica dell'utero in affitto, oggi torna sui propri passi.
Se appena lunedì aveva condannato i casi di maternità surrogata, oggi la terza carica dello Stato introduce dei distinguo tra caso e caso. Cedere in prestito il proprio utero, insomma, dovrebbe essere concesso solamente alle donne di condizione economica agiata, così da escludere che vengano sfruttate le donne indigenti.
"Come ho già detto - scrive oggi la Boldrini su Facebook - ho delle riserve nel caso in cui la maternità surrogata coinvolga donne indigenti che portano avanti una gravidanza dietro il pagamento di una somma di denaro. In circostanze differenti, quando si tratta di una scelta libera e consapevole, non dettata dal bisogno, anche le valutazioni sono di natura diversa."
Correda il tutto un'immagine di Vendola e della stessa Boldrini fianco a fianco sorridenti. Al netto della difesa del leader di Sel da attacchi violenti e volgari, viene il sospetto che il "ravvedimento" della presidente della Camera sia stato "pilotato" da un Vendola sempre più in difficoltà per le critiche che gran parte degli italiani ha riservato ha una decisione che moltissimi giudicano incomprensibile.
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