Ora i tedeschi ci attaccano: "Italiani scrocconi aggressivi"

Serie di critiche a Lega e 5 Stelle dalla stampa tedesca. Poi arriva l'affondo dell'Economist: "Conte come Arlecchino"

Ora i tedeschi ci attaccano: "Italiani scrocconi aggressivi"

L'attacco contro l'Italia, e contro il governo di Giuseppe Conte che dovrebbe nascere, arriva dai quotidiani esteri. Un assedio a tenaglia che va dalla Gran Bretagna alla Francia, passando per la Germania. Ed è proprio dalla terra di Angela Merkel che arrivano le accuse più dure. Non solo contro M5S e Lega che si apprestano a governare, ma anche - e soprattutto - contro gli italiani, definiti "scrocconi aggressivi".

L'articolo al vetriolo appare sull'edizione online dello Spiegel, settimanale famoso per i suoi affondi contro il Belpaese (ricorderete la copertina con l'immagine della pistola adagiata su un piatto di spaghetti). A firmare l'accusa contro gli italiani è Jan Fleischhauer: "Come si dovrebbe definire il comportamento di una nazione che prima chiede qualcosa per lasciarsi finanziare il suo proverbiale “dolce far niente” - scrive l'editorialista - e poi minaccia coloro che dovrebbero pagare se questi insistono sul regolamento dei debiti? Chiedere l’elemosina sarebbe un concetto sbagliato. I mendicanti almeno dicono grazie, quando gli si dà qualcosa. Scrocconi aggressivi si avvicina di più" al Belpaese. Per l'autore le critiche al rigorismo tedesco sono un "ricatto": "Se gli italiani decidono di non voler assolvere ai loro pagamenti - dice - l’euro è alla fine e la Germania perderà tutti i soldi impegnati per salvarlo". Per questo la Grecia rispetto all'Italia è una "bazzecola".

Ma lo Spiegel ne ha per tutti. Anche per chi, suo malgrado, è visto a Berlino come il simbolo del freno alle politiche di austerità: il governatore della Bce, Mario Draghi. Secondo Fleischhauer, dopo l'adozione del quantitative easing e il famoso "whatever it takes", a Draghi "non resta altro che continuare la sua politica perché ogni rialzo dei tassi porterebbe lo Stato italiano all’incapacità di pagare".

L'aggressività dell'articolo è quasi un insulto agli italiani definiti "evasori" e "scrocconi". "Io non ho nulla contro persone che vivono al di sopra delle loro possibilità - scrive l'editorialista - Per me l’Italia può continuare a praticare l’evasione fiscale come sport nazionale. Trovo però incomprensibile che si vogliano addossare i costi delle proprie decisioni politiche ad altri che hanno un’altra concezione della politica. Questo difficilmente si concilia con il mio concetto di democrazia". E ancora: "Chi vorrebbe essere considerato uno scroccone? Gli italiani, così almeno pare, hanno superato questa forma di orgoglio nazionale".

E non è solo lo Spiegel ad affondare il colpo. Nella copertina dell'edizione del Frankfurter Allgemeine Woche, inserto del noto quotidiano tedesco, si vede un'Ape furgonata, con la bandiera italiana e i simboli di Lega e M5S, che si appresta a precipitare in un burrone. Titolo: "Mamma mia!". Sottotitolo: "Perché l'Italia è la grande bambina problematica dell'Europa". Una critica a Giuseppe Conte e al governo che verrà è arrivata anche dall'Economist. Il quotidiano londinese, in una vignetta, ha rappresentato il premier del "primo governo tutto populista dell’Europa occidentale" come Arlecchino nella commedia di Carlo Goldoni "Il servitore di due padroni".

E i "due padroni", è ovvio, sono Matteo Salvini e Luigi Di Maio (disegnati lì vicino che discutono). Mentre la Suddeutsche Zeitung è stata ancora più dura, disegnando in una vignetta un malato (l'Italia) nelle mani del dottor Peste (Di Maio) e del dottor Colera (Salvini).

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