Ora il fronte sovranista va a caccia di un candidato per le Europee

Salvini mette in soffitta l'Italexit, ma lavora per cambiare le regole Ue. Per farlo dovrà unire le forze dei partiti sovranisti: ecco il piano per tessere la tela

Ora il fronte sovranista va a caccia di un candidato per le Europee

"L'euro? Di irreversibile c'è la morte, tutto il resto è discutibile. Ma non è all'ordine del giorno nè di oggi e nè di domani o dopodomani la revisione o l'uscita dalla moneta unica". Ai microfoni di Rtl 102.5, Matteo Salvini prova a mettere la parola fine sulle voci di un "piano B" circolate dopo che il leghista Claudio Borghi si è messo a parlare di Italexit. Non che il leader del Carroccio non abbia più mire su Bruxelles, ha solo cambiato il raggio di azione. Adesso il suo obiettivo è cambiare l'Unione europea dall'interno. E le elezioni del maggio prossimo potrebbero essere il trampolino di lancio per l'avanzata sovranista nelle sedi europee. Tanto che negli ultimi giorni ha avviato incontri con le principali forze sovraniste del Vecchio Continente per trovare un candidato unitario che le rappresenti alle europee.

"Io lavoro per cambiare le regole del condominio in cui vivo, ma i miei figli cresceranno in un contesto europeo con l'euro in tasca". Quelle regole, Salvini vuole iniziare a cambiarle all'indomani delle elezioni europee. "A maggio - spiega ai microfoni di Rtl 102.5 - i cittadini europei avranno l'occassione di salvare l'Europa, che stanno affondando quelli che la stanno governando da una vita, i socialisti e i democristiani. Noi vogliamo ridare vita al sogno europeo con al centro i cittadini". La partita i gioco è altissima. Lo dimostrano i continui scontri tra i vertici di Bruxelles e il governo gialloverde sullo sforamento del deficit in bilancio e il continuo braccio di ferro sull'emergenza immigrazione e sulla riforma del Trattato di Dublino. "Ci sono commissari europei che ogni giorno attaccano il governo italiano: vengono dal Pd e dalla Forza Italia europei - spiegava ieri Luigi Di Maio intervenendo ad un comizio in Basilicata - sono in campagna elettorale permanente contro di noi perchè rischiano di perdere una marea di voti alle prossime elezioni europee e sono molto preoccupati". Secondo il vicepremier grillino, certi leader europei devono dimostrare che "non c'è una politica alternativa" e che "l'unica strada è quella del 'ce lo chiede l'Europa'". "Noi siamo l'esempio vivente che un'altra strada esiste".

Alle europee la Lega e il Movimento 5 Stelle non saranno alleate né confluiranno nello stesso eurogruppo. Da mesi Salvini ha già iniziato a tessere la tela con gli altri partiti sovranisti per trovare un candidato che li rappresenti al voto di maggio da contrapporre a quelli che verranno presentati dal Ppe e dal Pse. Secondo la Stampa, potrebbe essere lo svedese jimmie Akesson. "È una ricerca - spiegano alcuni esponenti del carroccio - iniziata in silenzio da tempo, prima a livello di gruppi parlamentari a Strasburgo e ora nei colloqui informali che Salvini ha avuto e avrà a margine nei suoi incontri in Europa come ministro dell’Interno". Lo scorso 28 agosto Salvini ne avrebbe parlato anche al premier ungherese Viktor Orban chiedendoli apertamente di lasciare i popolari.

Nei giorni scorsi, poi, ha avuto modo di parlare dell'internazionale sovranista anche con il leader del partito di estrema destra austriaco Fpö, Heinz-Christian Strache, e con il ministro dell'Interno Herbert Kickl. "Contatti intensi", dicono dalla Lega, sono stati intrecciati anche con i Democratici Svedesi e con i tedeschi di Alternative für Deutschland (Afd).

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