Ora Renzi gioca d'azzardo. E fa cassa sulla ludopatia

Nella legge di Stabilità c'è un bando da 500 milioni di euro per altre 22mila sale gioco. Levata di scudi contro il governo

Ora Renzi gioca d'azzardo. E fa cassa sulla ludopatia

La risposta di Matteo Renzi alla moratoria di cinque anni per l’apertura di nuove slot machine e video lottery proposta da Fratelli d’Italia e approvata in commissione Affari Sociali alla Camera è mettere nella legge di stabilità un bando da 500 milioni di euro per altre 22mila sale gioco. "Ci fa schifo un governo che fa cassa su una malattia gravissima come la ludopatia - tuona la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni - e che porta alla disperazione quasi 2 milioni di italiani".

Contro le politiche del governo c'è stata una vera e propria levata di scudi. Proteste bipartisan si sono, infatti, alzate dentro e fuori dal parlamento. "Renzi spieghi il perché di questo vergognoso pizzo pagato alle lobby del gioco d’azzardo - attacca la Meloni - e ci spieghi anche i legami che il Pd ha con queste società, che parrebbero essere tra i finanziatori di associazioni e fondazioni legate alla sinistra". Fratelli d'Italia ha già fatto sapere che darà battaglia contro questa norma. Ma non è l'unico partito a opporsi. In prima linea ci sono anche i Cinque Stelle. "Uno Stato amico dei cittadini dovrebbe combattere il proliferare di slot machine e centri scommesse e soprattutto bloccarne la pubblicità - attacca Luigi Di Maio - invece li usa per finanziare le sue becere manovre elettorali". La ludopatia sta aumentando il costo del servizio sanitario nazionale, a cui intanto questo esecutivo ha tagliato altri 4 miliardi, e sta dilaniando le famiglie causando divorzi, suicidi e impoverimento. Eppure il governo aprirà oltre ventimila nuovi templi del gioco d’azzardo. "È un governo criminale che va contrastato osteggiando iniziative inquietanti come questa", conclude il grillino.

Anche il vescovo di Faenza-Modigliana monsignor Mario Toso, membro della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, ha duramente criticato la misura del governo.

"La via delle politiche attive del lavoro sarebbe più educativa che non quella dell’aumento delle slot machine", ha commentato Toso ricordando che i n Italia le slot machine sono una ogni 150 abitanti, il numero più alto del mondo. "Su quale figura di comunità politica e di società civile noi vogliamo giocare il nostro futuro?".

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