Padoan rifà i conti di Renzi «Migranti, servono 4 miliardi»

Sicurezza, il ministro sconfessa il premier: "Ci vogliono altri 2 miliardi ma non dipende dalla Ue". Spesa per l'accoglienza quadruplicata dal 2011. Gasparri: "Un imbroglio, i soldi non ci sono"

Padoan rifà i conti di Renzi  «Migranti, servono 4 miliardi»

I soldi per i migranti verranno utilizzati per coprire l'emergenza sicurezza, il piano Renzi da due miliardi, e non più il taglio Ires per le imprese. Ma l'Europa potrebbe concederci uno «sconto» dimezzato rispetto a quanto il governo si aspetta. Come se non bastasse, la spesa per i rifugiati salirà ancora fino a sfiorare i 4 miliardi. In molti aspettavano l'audizione del ministro dell'Economia e Finanze Pier Carlo Padoan di ieri al comitato Parlamentare Schengen presieduto da Laura Ravetto.

Occasione per fare chiarezza, che è diventata in realtà lo specchio degli equilibrismi del governo per fare tornare i conti della legge di Stabilità. Intanto Padoan ha confermato che il governo ha rinunciato alla copertura - per la verità molto dubbia - del taglio Ires, che era subordinato alla concessione da parte dell'Europa di una deroga al patto di Stabilità per lo 0,2% di Pil. Sono 3,2 miliardi e saranno utilizzati «non tanto per anticipare l'abbattimento dell'Ires al 2016 quanto per indirizzare le risorse alla voce sicurezza».

Concessione ancora tutta da vedere. Bruxelles potrebbe dirci di no, visto che siamo già in corsa per ottenere extra deficit per 1,6 miliardi da destinare alle riforme e per 4,8 miliardi in investimenti. Oppure potrebbero entrare 1,6 miliardi e non i 3,2 previsti. Scenario molto probabile: a Bruxelles vorrebbero dare all'Italia la possibilità di fare altro deficit al massimo per lo 0,1% e non per lo 0,2%. Il pacchetto sicurezza annunciato martedì dal premier Matteo Renzi vale due miliardi di euro. Resterebbero quindi scoperti, come minimo, 400 milioni di euro.Tutto questo mentre la spesa per i rifugiati, sempre secondo Padoan, sta crescendo vertiginosamente. «È passata da un miliardo nel 2011 a 3,3 miliardi nel 2015. Lo scenario costante prevede che anche nel 2016 e anche dopo si continuino a spendere questi 3,3 miliardi. A questo si contrappone uno scenario di crescita dei flussi che prevede un aumento di spesa e che fa sì che i 3,3 miliardi nel 2015 diventano 4 miliardi nel 2016». Previsione che si basa sulle stime di Bruxelles, ma che sembra cozzare con la riduzione degli sbarchi: «Oltre 136mila migranti sono arrivati via mare fino a settembre 2015», come ha ricordato Padoan. Ma l'anno scorso erano 170mila. Le mosse di Palazzo Chigi e del ministero dell'Economia sono sicuramente da leggere come una tattica per ottenere il più possibile dall'Unione europea. Padoan nega. L'Italia «non chiede troppo», ma rispetta le regole europee.

Confermate le difficoltà del governo Renzi nell'ottenere l'ulteriore sconto per gli investimenti in sicurezza post attentato di Parigi. Padoan ha spiegato che l'Italia non avanzerà una richiesta esplicita come la Francia. Anche perché è difficile che la Commissione e consiglio europeo dicano sì.Critiche al governo dalle opposizioni sulle misure per la cultura.

«Che c'entrano - chiede il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta - il bonus 80 euro e il bonus 500 euro, con la lotta al terrorismo? Renzi e il suo complice inerte Padoan stanno approfittando» per «le solite mancette elettorali».«Renzi è un imbroglione, i soldi non ci sono», aggiunge l'azzurro Maurizio Gasparri. «Siamo in pessime mani».

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