Sabato prossimo papa Francesco andrà nell'isola di Lesbo. Parlando ai 30mila fedeli accorsi in piazza San Pietro per l'udienza generale, ha annunciato l'imminente viaggio tra gli immigrati sbarcati sulle coste greche. Al suo fianco ci saranno anche il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo e l'arcivescovo di Atene Hieronymos. L'intento, ha scandito il Santo Padre, è esprimere "vicinanza e solidarietà ai profughi e a tutto il popolo greco tanto generoso nell'accoglienza". Il viaggio ha un forte significato simbolico nel momento in cui l'Europa annaspa di fronte all'emergenza immigrazione. "Avanti così - ha commentato il leader della Lega Nord Matteo Salvini - e saremo noi i profughi a casa nostra".
In un "appello" lanciato alla fine dell'udienza, Bergoglio ha ricordato che sabato sarà a Lesbo. "Chiedo per favore - ha detto - di accompagnarmi con la preghiera, invocando la luce e la forza dello Spirito Santo e la materna intercessione della Vergine Maria". Circa ventimila immigrati, in maggioranza da Siria, Iraq e Afghanistan, sono bloccati, in condizioni anche difficili, nell'isola greca che avrebbe dovuto essere una tappa del viaggio della speranza. Non mancano le tensioni con i circa centomila abitanti di Lesbo, e la convivenza si è fatta complicata anche nella capitale Mitilene. La visita del Santo Padre ha suscitato profonda attesa per un'emergenza che sta dilaniando l'Unione europea e, più in generale, gli Stati che si affacciano sul Mare Mediterraneo. "La visita ha un significato straordinario che va molto oltre il suo valore simbolico per configurarsi come una testimonianza di umanità e di solidarietà", ha commentato il presidente della commissione Affari Sociali della Camera Marco Marazzitti. "Chi in Europa parla oggi con il linguaggio della chiusura - ha continuato - prenda esempio dal gesto straordinario del papa per comprendere che la gestione dei flussi migratori non passa per muri e fili spinati".
Padre Antonio Voutsninos, in prima linea nell'aiuto ai profughi come presidente della Caritas greca, ripone molte aspettative nell'imminente visita del Papa nell'isola greca, senza nascondere un pò di delusione per la brevità del viaggio. Il programma del viaggio papale è ancora da mettere a punto nel dettaglio, e dovrebbe prevedere oltre alla accoglienza all'arrivo da parte delle autorità greche, incontri con i profughi, sia al Centro di accoglienza che nel porto. La partenza sarà al mattino e il rientro del Papa a Roma "a fine giornata".
Il viaggio ha una indubbia valenza ecumenica, giacchè il Papa e Bartolomeo, primo in onore tra i patriarchi ortodossi quindi loro punto di riferimento internazionale, hanno preso insieme questa iniziativa, che assegna un ruolo comune alle diverse confessioni cristiane, per la pace e la giustizia nel mondo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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