C'è un luogo, nel pavese, dove i cavalli maltrattati e sequestrati ai padroni-aguzzini tornano alla vita. Un luogo in cui possono trascorrere le loro giornate come natura comanda. È il centro di recupero di «Progetto Islander», che nei terreni della tenuta «Il cigno» di Villanterio (Pavia) ha la sua sede. Lunedì sera proprio lì si è svolto l'evento di raccolta fondi per le attività dell'associazione guidata da Nicole Berlusconi, figlia di Paolo Berlusconi e Antonia «Antonella» Costanzo, che si occupa di recuperare i cavalli che hanno subìto abusi e di offrire loro protezione e cure. A condurre la serata c'erano i presentatori televisivi Edoardo Stoppa e Juliana Moreira, da sempre appassionati di animali. Tanti gli ospiti presenti: dalle personalità del mondo dello sport, come l'ex pilota di Formula 1 Emerson Fittipaldi e il campione di salto ostacoli Vittorio Orlandi, a personaggi dello spettacolo, come dj Ringo, e del giornalismo, come il direttore de il Giornale Alessandro Sallusti. Ma anche tante famiglie e appassionati di cavalli e di animali erano presenti lunedì sera a Villanterio: in totale gli ospiti erano circa ottocento, uniti dal comune intento di combattere abusi e maltrattamenti e tutelare la vita, un diritto di tutte le creature viventi. A sorpresa, è arrivato anche Silvio Berlusconi, che ne ha approfittato per annunciare il suo impegno a stilare un codice etico a tutela di tutti gli animali da reddito, che garantisca loro una vita dignitosa e priva di sofferenze. «Sono orgoglioso di essere lo zio di un angelo», ha commentato il Cavaliere a proposito della nipote Nicole.
«Progetto Islander» in quattro anni di attività è arrivato a salvare oltre 300 tra cavalli, pony, asini, muli e bardotti. L'associazione è anche nominata custode giudiziario dall'autorità di competenza nei casi di sequestri di equini per maltrattamenti e, quando riceve degli animali a cui dare protezione, si fa carico interamente delle loro spese di mantenimento, delle cure veterinarie, dei trasporti e dei costi legali.
Tutte attività per cui servono fondi e sostegno. A ricordarlo ai presenti, lunedì sera nella tenuta di Villanterio, c'erano proprio i diretti interessati: i cavalli recuperati, che si godono ora una meritata seconda vita.
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