Pd e 5 Stelle litigano per le alleanze sulle Regionali. Ma Salvini: "Tanto vinco io"

Partiti già a lavoro per le Regionali. Zingaretti accoglie la proposta di Franceschini di aprire all'asse con Ma il M5S frena: "Non è all'ordine del giorno"

Pd e 5 Stelle litigano per le alleanze sulle Regionali. Ma Salvini: "Tanto vinco io"

Ad aprire le danze è stato Dario Franceschini, suggerendo di allargare l'alleanza Pd-M5S anche alle Regioni. Il segretario dem Nicola Zingaretti coglie la palla al balzo e si dice d'accordo: "Aprire con coraggio una nuova stagione" di alleanze, sottolineando però che "bisogna rispettare le realtà locali". Un modo come un altro per ribadire che il suo partito intende ascoltare chi, giorno per giorno, si confronta con le realtà e i problemi del territorio. Al contempo il leader Pd osserva: "Se governiamo su un programma chiaro l’Italia, perché non provare anche nelle regioni ad aprire un processo per rinnovare e cambiare?". La sfida dunque è lanciata: se l'asse Pd-M5S va bene a Roma, deve andare bene anche nelle Regioni. "Può essere un capitolo importante: cambiare e migliorare la vita delle persone", osserva Zingaretti con tono enfatico. Matteo Orfini non apprezza: "Ritengo quella di Franceschini sull'alleanza col M5s nelle regioni e nei comuni una proposta seria. Ma non la condivido", scrive su Facebook. "Un conto è un accordo tra forze diverse e alternative per reagire a una forzatura pericolosa per il paese come quella di Salvini. Un conto è immaginare che il M5s sia diventato improvvisamente una costola della sinistra col quale condividere il futuro -spiega il deputato del Pd-. Sarebbe un grave errore di prospettiva. Immagino avremo tempo di parlarne".

Il primo appuntamento con le urne è vicinissimo: il prossimo 27 ottobre si vota per le Regionali in Umbria. Poi toccherà ad Emilia Romagna e Calabria (a fine novembre o a gennaio), nel 2020 a tutte le altre.

Il Movimento 5 Stelle, intanto, mette le mani avanti e nega che vi sia già un accordo elettorale. "Il tema delle alleanze alle regionali non è all'ordine del giorno. Dunque non c'è in ballo alcuna possibile alleanza con il Pd in vista delle prossime elezioni regionali - sottolineano fonti pentastellate -. Le priorità per il Movimento sono altre, ci sono temi importanti da affrontare e provvedimenti da realizzare in tempi celeri a favore dei cittadini. Una cosa è certa: le dinamiche interne tra forze politiche non interessano agli italiani e non servono a far crescere il Paese. Rimaniamo concentrati sulle cose concrete come il taglio dei parlamentari e l'abbassamento delle tasse".

Intanto il leader della Lega, Matteo Salvini, in Umbria per il suo tour elettorale, non perde l'occasione per attaccare i dem e gli ex alleati del M5S: "Si sono denunciati, minacciati, insultati fino a ieri per cercare di salvare la poltrona".

Poi li sfida apertamente: "Si mettano insieme, tanto il 27 ottobre verrà ricordato come la festa della libertà dell’Umbria e degli umbri». Possono inventarsi qualsiasi cosa ma in Umbria si cambia, la sinistra ne ha combinate troppe quindi non sono minimamente preoccupato. Li sfido, tanto qui si vince".

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