Un partito diviso. Compatto sul no a Sergio Mattarella, ma saldo al governo. Ncd non rompe il patto di governo col Pd. Nonostante i malumori interni e le anime contrapposte. "Ogni valutazione sul governo fatta in relazione al voto per l’elezione del presidente della Repubblica è fuori luogo. Per noi il patto di governo tiene ed è estraneo a questa giornata", ha detto il leader Ncd, Angelino Alfano, ai gruppi di Area popolare. "Forza Italia e il presidente Berlusconi hanno titolo a parlare del patto del Nazareno, ma non del patto di governo, cui sono estranei e che noi confermiamo", ha aggiunto il ministro dell'Interno.
Sulla stessa linea Fabrizio Cicchitto: "Sull'elezione del presidente della Repubblica il presidente Renzi ha rovesciato la linea politica seguita nella formazione del governo, nello stesso patto per le riforme che coinvolgeva oltre Ncd anche Forza Italia e ha privilegiato invece l'unità del Pd e la piena conquista di ogni carica di livello istituzionale e politico da parte delle varie componenti di questo partito, per queste ragioni noi dell'Ncd, non essendo degli alleati subalterni, non possiamo condividere questa scelta indipendentemente dalle valutazioni e dal rispetto per l'onorevole Mattarella. Evidentemente i due piani - quello del confronto sull'elezione del presidente della Repubblica e quello che guarda il governo - rimangono distinti".
La scelta del Pd di puntare su Sergio Mattarella per la Presidenza della Repubblica invece "avrà conseguenze sulla maggioranza istituzionale e costituzionale delle riforme", secondo la capogruppo di Ncd alla Camera Nunzia De Girolamo.
Il percorso delle riforme, ha sottolineato De Girolamo, "immagino diventi più contorto e più tortuoso" visto che "Renzi ha strappato il patto del Nazareno".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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