Il 25 maggio 2014, alle elezioni Europee, il Partito Democratico toccò il suo massimo storico: 11 milioni e 200mila voti, pari al 40,8%. Fu il trionfo del Pd di Matteo Renzi. Oggi, quattro anni e rotti dopo, i dem si avviano verso un desolante 4%.
A dirlo, intervistato dal quotidiano online IlSussidiario.net, è il sondaggista e sociologo Arnaldo Ferrari Nasi: "Il Pd andrà a scemare, diventerà come i socialdemocratici del Psdi nella Prima Repubblica, una forza del 3-4%, mentre i 5 Stelle sostituiranno il Pd come partito della sinistra".
Salvini su, Pd sempre più giù
Ben altro è, invece, lo stato di salute della Lega non più solo Nord di Matteo Salvini che continua ad aumentare il proprio consenso, andandolo a rosicchiare (in parte) all’elettorato del Movimento 5 Stelle: "Il consenso al leader leghista sta indubbiamente salendo anche tra gli elettori M5s. Stando a una nostra recente rilevazione, a precisa domanda 'Lei è d'accordo o no con quanto sta facendo Salvini sul tema immigrazione?' il 66% dei grillini risponde Sì". Anche se, come precisa il sondaggista, "che questo consenso si traduca poi in voto è assai difficile".
Meno difficile, invece, è la possibilità che i dem continuino a vedere sempre più svuotato il proprio serbatoio di voti.
La nuova tornata delle elezioni europee – fissate al maggio 2019 – darà meglio il polso della situazione, tenendo comunque sempre a mente che i voti nelle urne delle consultazioni continentali sono sempre da pesare scrupolosamente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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