Pensioni, governo apre sull'aspettativa di vita calcolata su ogni biennio

L'esecutivo, infatti, avrebbe aperto alla possibilità di calcolare la speranza di vita come media del biennio da confrontare con quella del biennio precedente che dunque potrebbe tenere conto anche dell'eventualità di un calo nelle aspettative di vita

Pensioni, governo apre sull'aspettativa di vita calcolata su ogni biennio

Le distanze tra sindacati e governo sul tema pensioni, e in particolare sull'innalzamento automatico dell'età pensionabile, restano immutate. Lo hanno riferito gli esponenti di Cgil, Cisl e Uil al termine dell'incontro a Palazzo Chigi. "Noi siamo stati molto propositivi, loro si sono impegnati a verificare le nostre proposte. Restiamo convinti che ci deve essere un intervento significativo sui criteri e sulla platea (dei lavoratori che verrebbero esonerati dall'innalzamento dell'età) - ha spiegato il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti - le distanze devono essere colmate. Ma loro sono molto rigidi e non danno risposte. Così il pacchetto è troppo limitato . Noi vogliamo continuare a lavorare ma il governo deve cambiare atteggiamento".

I sindacati - ha riferito il segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli - hanno chiesto di cambiare la norma sui precoci e sull'Ape social nel 2018 allargando le maglie dei criteri ma su questo il governo "non ha dato risposte. Al tavolo non si è affrontato il tema delle 15 categorie di lavoratori che svolgono mansioni gravose, per i quali non scatterebbe l'innalzamento dell'età. L'unica apertura - ha riferito il sindacalista - è sul meccanismo dell'innalzamento automatico: verrebbe considerata una revisione dell'età nel caso in cui le aspettative di vita calassero. Questo va nella direzione richiesta dai sindacati che rimangono critici però sui tempi indicati dal governo: l'intervento avverrebbe dopo quattro anni. Ghiselli ha fatto notare che nell'incontro a palazzo Chigi non sono stati trattati altri temi posti dal sindacato, come quello delle pensioni per i giovani, per chi svolge lavoro di cura e per le donne. "Ci hanno detto che lunedì alle 9 verranno con una proposta riassuntiva - ha concluso - noi la valuteremo in sede sindacale prima dell'incontro con il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, previsto nel pomeriggio.

"Abbiamo chiesto la proroga dell'Ape sociale e di salvaguardare le risorse esistenti, oltre 300 milioni in modo da poterle utilizzare e non farle andare sprecate, ma si trincerano dietro vincoli di bilancio che non capiamo - ha detto Proietti - le distanze permangono, ci auguriamo un cambiamento".

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