«Sarà un punto di ripartenza». Carlo Cracco a Parma non c'è, alla presentazione della guida Michelin si invitano solo gli chef che vincono, non quelli delle stelle cadenti. Anche quando questa caduta fa rumore. Quando manifestiamo l'intenzione di sentire il barbuto cuoco di Masterchef qualche collega (nostro e suo) ci dice a mezza bocca: «Provaci ma vedrai, oggi non risponderà». E invece gli mandiamo un cauto messaggio e poco dopo lui ci richiama, cortese e compassato. È trascorsa poco più di un'ora da quando la notizia del suo dimezzamento si è diffusa, rubando la scena perfino a Norbert Niederkofler, il nono tristellato italiano. È analitico, non si nasconde, anche se dalla voce si percepisce una delusione maggiore di quanto non voglia ammettere.
Chef Cracco, se lo aspettava?
«Non posso dire che me lo aspettassi ma certo è un periodo particolare per me. Sto per lasciare il mio locale milanese di via Victor Hugo per trasferirmi in galleria, le cose stanno andando per le lunghe e probabilmente la cosa ha influenzato il giudizio dei recensori della Michelin».
Una fase di transizione?
«Beh certo la cosa non ha aiutato. Avremmo dovuto spostarci mesi fa ma alla fine abbiamo dovuto rinviare di mese in mese. Dovremmo chiudere il vecchio locale in via Hugo prima di Natale e a gennaio dovremmo essere pronti ad aprire il nuovo posto».
Come mai questo rinvio?
«Beh, capirà, parliamo di un locale di 4 piani in un posto particolare di Milano. E io voglio che sia tutto a puntino, aprire tanto per aprire non avrebbe senso».
Con la nuova insegna nel luogo simbolo della Milano da bere riconquisterà la seconda stella?
«Naturalmente l'obiettivo è quello. Diciamo che è l'occasione per ripartire quasi da zero».
Complimenti per il fair play. Nemmeno un po' di delusione?
«Beh, avrei preferito ripartire dalle due stelle. Del resto però non si può sempre vincere nella vita. E chi non soffre nella sconfitta poi non sa gioire della rinascita».
Nessuna polemica?
«E perché dovrei? Se mettessi in dubbio la competenza di chi mi ha tolto la stella dovrei fare altrettanto con chi me ne aveva date due. Le ripeto che nella vita bisogna anche saper perdere».AnCu
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.