Il piano di Berlusconi: ecco la squadra per rinnovare il partito

La linea ai suoi: sfumare gli attriti con la Lega E lavora per riportare i moderati al governo

Il piano di Berlusconi:  ecco la squadra  per rinnovare il partito

Rinnovamento, prospettiva, strategia. Silvio Berlusconi è al lavoro per la ristrutturazione e la rigenerazione di Forza Italia. Se politicamente l'indicazione è di sfumare i toni sulla Lega e di evitare attacchi frontali, l'idea di fondo è di fare un lavoro di prospettiva, restituendo appeal al partito azzurro e creando le condizioni per il ritorno del centrodestra al governo. Per questo i rilievi critici verso l'esecutivo tenderanno - per quanto possibile nella dialettica parlamentare - a colpire soprattutto le contraddizioni del governo con un approccio costruttivo. «Al momento da Movimento Cinquestelle e Lega nulla su lavoro, pensioni, fisco, tasse, imprese, famiglia, giovani. Dov'è la Flat tax? Forza Italia lavorerà in Parlamento per dar voce alle esigenze dei cittadini» scrive su Facebook Mariastella Gelmini, dando un assaggio di questa impostazione.

Berlusconi oggi volerà in Sardegna dove lavorerà sul dossier rilancio di Forza Italia nel fine settimana. Giovedì ha sentito Antonio Tajani e con lui si è soffermato sulle ricette da adottare. Con ogni probabilità il presidente del Parlamento europeo assumerà l'incarico di vicepresidente; Adriano Galliani opererà come coordinatore dei coordinatori regionali; l'esecutivo ristretto del partito sarà composto da Annamaria Bernini, Mariastella Gelmini, Mara Carfagna, Sestino Giacomoni, Renato Brunetta e Paolo Romani. Tajani avrà un ruolo di rappresentanza e prospettiva, facendo valere la sua credibilità internazionale. Parallelamente si lavorerà anche per strutturare i gruppi parlamentari (Mariastella Gelmini ha convocato il direttivo lunedì pomeriggio).

Su un fronte più personale Berlusconi ieri in mattinata ha visitato a Merate il cantiere di Cascina Vedù. Qui insieme all'amico architetto Ivo Redaelli ha riavviato un'opera rimasta incompiuta: un complesso residenziale di lusso, una doppia fila di ville identiche progettate dagli architetti Mario Botta e Fabiano Redaelli. Una sorta di ritorno al primo amore imprenditoriale di costruttore e un investimento dettato dall'apprezzamento per il lavoro svolto dai due architetti e dalla bellezza dell'area circostante.

Berlusconi ha ascoltato con attenzione la relazione dei responsabili del cantiere, interessandosi ai dettagli dell'opera. Particolare attenzione l'ha mostrata per la collina a ridosso della proprietà dove un tempo si trovavano le stalle e per l'area dove sembra sia intenzionato a realizzare un altro suo sogno: la creazione di un bosco didattico, una sorta di giardino botanico, una zona a verde costituita da essenze arboree anche di alto fusto, tutte autoctone, di particolare pregio. Un'opera pubblica dei cui costi di realizzazione e manutenzione il Cavaliere si farebbe interamente carico.

Berlusconi non ha mai nascosto di occuparsi, anche personalmente, delle piante dei suoi giardini di Arcore e Villa Certosa. E spesso ha fatto sfoggio di particolari conoscenze botaniche, indicando con il loro nome latino piante, alberi e fiori.

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