Piazza bollente a Colonia E le molestate ora sono 400

Dispersa dalla polizia la manifestazione della destra anti islamica La cancelliera in difficoltà promette leggi più dure: «Stupratori a casa»

Piazza bollente a Colonia E le molestate ora sono  400

Un'intera giornata ad alta tensione. In una Colonia blindata si sono svolte ieri due manifestazioni contrapposte per protestare contro le violenze sessuali avvenute nella notte di Capodanno, mentre nel partito della cancelliera Merkel cominciano a serpeggiare i malumori. Quasi duemila agenti sono stati impegnati nella città tedesca per separare gli attivisti del partito di estrema destra Pro-Köln e del movimento anti islamico Pegida («Patrioti europei contro l'islamizzazione dell'Occidente») da quelli delle organizzazioni antirazziste e di sinistra. I due schieramenti si sono fronteggiati a suon di slogan proprio nella piazza della Stazione centrale, teatro di oltre cento aggressioni sessuali da parte di immigrati stranieri. Poi, dal corteo anti immigrati è partito il lancio di bottiglie e petardi contro la polizia che ha reagito interrompendo la manifestazione con i lacrimogeni e gli idranti. La presenza imponente delle forze dell'ordine ha comunque suscitato più di qualche ironia giacché la notte di Capodanno di poliziotti attivi ce n'erano solo 70. Proprio a causa della carenza di sicurezza e delle polemiche esplose dopo gli stupri si è dimesso il capo della polizia locale.Le indagini, nel frattempo, proseguono e hanno portato - a fronte di un totale di denunce che è salito a 379, il 40 per cento relative ad aggressioni sessuali, in gran parte attribuite a «nordafricani» - al fermo di 32 sospettati, 29 dei quali avevano un permesso di soggiorno in Germania. L'elevato flusso di profughi è infatti diventato il primo punto all'ordine del giorno della maggioranza di governo Cdu-Csu. Ieri il primo ministro bavarese Horst Seehofer ha affermato, dopo una riunione a porte chiuse del partito, che è necessario occuparsi della questione il prima possibile. Seehofer ha chiesto più volte di limitare il flusso di profughi a 200mila l'anno, spiegando che questo tetto di migranti consentirebbe l'integrazione. Anche i parlamentari del gruppo Cdu-Csu si sono rivolti alla cancelliera con la richiesta di stabilire un limite agli arrivi in Germania, ma finora la Merkel ha respinto l'ipotesi di mettere barriere più alte.La cancelliera, però, ha capito che deve agire per fermare l'emorragia di consensi che comincia a preoccupare la maggioranza e ha annunciato nuove norme. «Abbiamo assistito ad azioni criminali disgustose con donne attaccate e molestare - ha detto la Merkel promettendo che le leggi saranno cambiate - che siano più dure e che poi vengano applicate». La cancelliera ha ammesso che la Germania si trova di fronte «a nuove sfide e che si è avuta l'impressione che si volesse nascondere qualcosa, ma non è vero. Tutto deve essere chiarito e messo sul tavolo». Il primo giro di vite riguarderà proprio i responsabili delle aggressioni di Capodanno: la Merkel ha annunciato che tutti i migranti condannati per le molestie alle donne di Colonia, anche con la condizionale, saranno espulsi. «Questi cambiamenti sono nell'interesse dei tedeschi e della maggior parte di migranti». Dopo le parole della cancelliera, il vertice della Cdu ha subito messo mano a una normativa più dura nei confronti degli stranieri, richiedenti asilo compresi, che compiano reati.

Il documento presentato dal partito della Merkel prevede, infatti, procedure più severe per i criminali stranieri e l'introduzione di controlli personali più invasivi in caso di sospetti e auspica che ai rifugiati venga negato il permesso di soggiorno se colpevoli di reati.

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